Se possiedi un conto corrente, devi sapere che ci sono delle tasse che ti saranno presto addebitate: ecco di cosa si tratta.
Per questo 2022 non ci sono solo aiuti economici e bonus per famigli e imprenditori in difficoltà economica, ma anche delle nuove tasse da pagare.
Nonostante il periodo difficile che stiamo vivendo, tutti i contribuenti si vedranno addebitati degli importi direttamente sul proprio conto corrente. Non tutti sanno che queste tasse sono ormai diventate obbligatorie e che nessuno potrà scamparla. Quando si tratta di versare le imposte, ci sono sempre persone che evitano di pagare le tasse che dovrebbero finendo per impoverire le entrate statali. Questo atteggiamento è errato in quanto le tasse servono per garantire a tutti i cittadini beni e servizi. Per questo è stato deciso che alcune tasse potranno essere riscosse anche tramite l’addebito diretto sul conto corrente degli italiani. Ti svelo subito di cosa si tratta e delle cifre di cui si parla.
Imposte addebitate sul conto corrente: a chi e perché
La tassa che ti potrebbe essere addebitata direttamente sul tuo conto corrente corrisponde all’imposta di bollo. Questa si applica sempre, ogni anno, e la cifra viene direttamente detratta dal saldo del tuo conto bancario. In pratica, si tratta di una tassa di € 34,20 per i cittadini privati e di € 100,00 per chi invece è un imprenditore ed ha Partita Iva. Questa imposta non è di certo una novità in quanto fu stabilita nel 2011, ma non tutti se ne ricordano.
Non tutti però possono vedersi addebitate queste somme poiché la tassa si applica solo per i conti correnti che superano la giacenza di 5 mila euro. Ma non solo, infatti anche se il tuo conto supera i 5 mila euro, ma tu hai un ISEE inferiore a € 7.500,00 non devi pagare l’imposta di bollo. In passato, c’era chi apriva più conti correnti in cui dilazionare il proprio denaro per evitare di pagare l’imposta, ora non è più possibile. Ti faccio un esempio, hai un conto corrente aperto con Poste Italiane il cui saldo è di € 2.500,00 ed hai anche un libretto di risparmio postale con sopra € 3.000,00. In questo caso, avendo due rapporti finanziari con lo stesso gestore, ti vedrai addebitata l’imposta di bollo. Il discorso però non vale se per esempio i 3 mila euro erano in una banca, mentre gli altri sul conto delle Poste Italiane. Avere però più conti correnti implica dei mensili con ogni banca, alla fine fare il “furbetto” non è poi così tanto conveniente come potresti pensare.