Già da gennaio si parlava dei forti aumenti del costo delle utenze di luce e gas, ma solo ora possiamo avere una stima certa sulle uscite dei cittadini.
La Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, per Adnkronos, ha recentemente svolto un’indagine per quanto riguarda i costi delle utenze di luce e gas. I dati sono molto preoccupanti in quanto a ricerca ha evidenziato quali sono le Regioni italiane in cui si spende di più, sia per la luce che per il consumo di gas. È emerso che ci sono Regioni che spendono cifre molto più alte rispetto alle altre, anche in base alle industrie presenti sul territorio e alle varie strutture ed impianti che necessitano di molta più energia. Scopriamo subito tutti i dati del 2022.
Luce e gas: gli aumenti pesano come macigni su tutte le Regioni italiane
La ricerca ha portato a classificare le Regioni in base alla spesa di luce e gas. Tra le più basse in classifica, ovvero quelle che spendono molto più denaro rispetto alle altre, troviamo il Molise. La Regione si classifica all’ultimo posto visto per quanto riguarda il consumo di gas che si stima che spenda il 100% rispetto alla soglia media della spesa di riferimento. Subito dopo il Molise, troviamo l’Abruzzo, poi la Basilicata e l’Umbria. La spesa per l’utenza va, rispettivamente, dai 465 mila euro a poco più di 180 mila euro.
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Per quanto riguarda l’energia elettrica invece, le più basse in classifica sono la Campania, la Calabria e la Basilicata. La prima addirittura ha speso ben più di 80 milioni di euro per l’elettricità mentre la Basilicata quasi 800 mila euro. Tra le Regioni invece che si trovano al primo posto e che quindi spendono di meno rispetto alle altre, troviamo: l’Emilia Romagna, la Liguria, il Piemonte, la Lombardia, la Toscana, il Veneto ed il Molise. Più in basso si piazzano il Lazio, la Sicilia, l’Umbria, le Marche, la Puglia e l’Abruzzo.
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È però emerso anche un ulteriore dato molto preoccupante per quanto riguarda anche il consumo dell’acqua. Infatti, sembra che la Regione Lazio abbia ottenuto il voto più basso in quanto ha speso più di 2 milioni di euro in bollette dell’acqua. Un consumo eccessivo per mantenere le proprie strutture e che supera del 50% il rating di riferimento fissato a poco più di un milione.