Finalmente la cessione del credito è stata sbloccata: ecco cosa comporta questa importantissima novità.
Questa novità, introdotta dalla recente Legge di Bilancio del 2022, inciderà moltissimo sulle tasche delle famiglie italiane. In pratica, la cessione del credito è un mezzo per il quale puoi “cedere” a terzi l’importo delle imposte che ti devono essere scontate dalla dichiarazione dei redditi o dal 730 per ottenere sconti e agevolazioni dai fornitori. Puoi sfruttare questa situazione a tuo vantaggio grazie al Superbonus 110%, l’Ecobonus e al Sismabonus, tutte agevolazioni mirate a ristrutturare e a migliorare la tua casa.
Nel momento in cui fai i lavori di manutenzione o miglioramento degli impianti, acquisti prodotti che permettano di ottenere prestazioni energetiche maggiori, installi pannelli fotovoltaici e molto altro ancora, non devi per forza sfruttare il bonus per pagare meno tasse in sede di dichiarazione dei redditi. Quello che non tutti sanno è che puoi anche cedere il credito a fornitori, banche e intermediari finanziari. Ti spiego subito come funziona.
Il Governo, con la Legge di Bilancio 2022, ha deciso di espandere la possibilità di cessazione del credito d’imposta anche per tanti altri bonus tutti legati alla casa. Quindi se stai pensando di ristrutturare, faresti meglio a prendere in considerazione questa utilissima iniziativa. In pratica, prima di cominciare i lavori, devi rivolgerti ad un tecnico per verificare la conformità dei lavori che vuoi eseguire e se c’è quindi la possibilità di accedere ai vari bonus stanziati dallo Stato.
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Una volta decisi i lavori da fare, dovrai conservare tutte le fatture e le prove dei pagamenti (solo con carta di credito o bonifico) che hai fatto. Quando andrai a fare la dichiarazione dei redditi puoi dichiarare i lavori al commercialista e lo Stato ti rimborserà facendoti uno sconto sulle tasse. Ma tu puoi fare diversamente. Ovvero, puoi già cominciare a cedere i crediti di imposta che dovresti avere in sede di dichiarazione e ottenere degli importanti sconti dai fornitori.
Ad esempio, se fai dei lavori che ti danno diritto ad ottenere il 50% di rimborso dal Governo, puoi pagare solo la metà al fornitore. Se invece sei riuscito ad usufruire di una detrazione del 110%, non solo non pagherai nulla al fornitore, ma riceverai anche un rimborso extra del 10% dell’importo speso. Per fartela breve, se i lavori ti costano 10 mila euro, nel primo caso pagherai la metà, mentre nel secondo caso non pagherai nulla e otterrai mille euro extra.
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D’altra parte. il fornitore può usare la detrazione come credito di imposta e può cederla una sola volta a banche, intermediari finanziari e istituti di credito. Per esempio, se tu non hai pagato nulla perché hai usufruito del Superbonus 110%, lui potrà avere quel 10% che non ti ha potuto togliere dalla fattura ed avrà 5 anni per spendere quel credito. Ricordati che hai tempo fino al 2024 per usufruire della cessione del credito d’imposta sugli interventi che decidi di apportare alla tua proprietà.
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