Quando si tratta di lavoro, ci sono degli obblighi da rispettare sia per i dipendenti che per il datore di lavoro. Scopriamo in quali casi puoi fare causa ed anche richiedere un cospicuo risarcimento.
Il mondo del lavoro in Italia è ancora molto disallineato rispetto ai Paesi dell’Unione Europea. Infatti, nel nostro Bel Paese è ancora possibile conoscere persone che lavorano in nero oppure che hanno contratti lavorativi in cui le ore non coincidono con i turni reali dei lavoratori.
Quando un datore di lavoro assume un dipendente, per risparmiare sulle tasse, può anche decidere di inserire meno ore nel contratto rispetto alla realtà oppure di non pagare straordinari o ancora di produrre una busta paga che contenga un importo che non corrisponde a ciò che realmente dovrebbe percepire il lavoratore. Oltre a questi casi, ce ne sono molti altri in cui puoi fare una vertenza, far applicare i tuoi diritti e chiedere anche un risarcimento. Scopriamo subito come fare.
Diversamente da ciò che puoi pensare, non c’è un solo tipo di provvedimento che puoi prendere verso il tuo datore di lavoro. Ci sono infatti vari tipi di vertenze, come quella sindacale e giudiziale. Questi provvedimenti possono essere presi se si verificano delle difformità sui permessi, sui giorni di ferie, di malattia, infortunio, mancati pagamenti, demansionamento, mobbing e molti altri casi in cui tu, come lavoratore, subisci un danno.
Nel momento in cui si verificano questi tipi di anomalie, puoi fare causa al tuo datore di lavoro per far valere i tuoi diritti. Come prima mossa, devi sicuramente rivolgerti ad un professionista ovvero ad un avvocato che si occupi di diritto del lavoro altrimenti devi rivolgerti ad un sindacato. Naturalmente devi fornire delle prove di quelle che sono le accuse che rivolgi al tuo datore di lavoro. Una volta appurate le sue colpe, il tuo legale deve inviare una raccomandata o una PEC al tuo datore di lavoro.
Puoi provare a stipulare un accordo, ma nel caso in cui ciò non fosse possibile, dovrete presentarvi in tribunale davanti al Giudice del Lavoro. Una volta avuta l’udienza e depositate le prove, entro un massimo di due anni, il giudice dovrà pronunciarsi ed emettere la sentenza a tuo favore o a tuo sfavore. Nel momento in cui ci sarà la sentenza, nel caso in cui tu vinca la causa, il datore di lavoro dovrà risarcirti in base alla cifra decisa in sede di giudizio.
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