Ci sono importantissime novità sulla Certificazione Unica 2022 che include anche i minimi forfettari. Facciamo un po’ di chiarezza sull’argomento.
Prima di vedere quali sono le novità per i minimi forfettari per quanto riguarda la Certificazione Unica (ex CUD) dobbiamo prima capire di che cosa si tratta. La Certificazione Unica è un documento che attesta tutti redditi percepiti in un anno. Va fatta quando si ha un reddito da lavoratore dipendente ed anche autonomo. Questo documento è fondamentale in sede di dichiarazione dei redditi. La CU si riferisce sempre all’anno precedente, per fartela breve, quest’anno dovrai avere o produrre la CU del 2021. Se sei un lavoratore dipendente, è il tuo titolare a doverti fornire la CU e ad inoltrarla all’Agenzia delle Entrate, se sei invece un lavoratore autonomo sarà il committente che ha erogato redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi di altra natura, a dover fare la certificazione. Quest’anno c’è una grande novità per chi applica il regime forfettario, scopriamo subito di che cosa si tratta.
CU anche per regimi minimi forfettari: ecco cosa implica
Se hai aperto una partita Iva in regime forfettario, sai benissimo che hai un’imposta ridotta al 5% e sei esente da Iva. Quindi per ogni lavoro per cui emetti la fattura, non dovrai pagare il 22% di Iva. Quindi si differenzia dalla partita Iva ordinaria perché è esente da alcune imposte, ma è anche vero che non puoi “scaricare” nulla nel momento in cui fai la dichiarazione dei redditi.
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Se applichi il regime forfettario, entro il 16 marzo 2022, devi presentare la CU in cui dovrai indicare tutti i redditi da lavoratore autonomo che hai percepito e poi devi inoltrarla all’Agenzia delle Entrate. Una grandissima novità riguarda i codici che devi inserire in fase di compilazione. In particolare:
- Devi usare il codice 21 (che sostituisce il 7) se hai erogato dei redditi a persone non soggette a ritenuta.
- Il codice 22 (sostituisce l’8) indica che hai erogato somme esenti da reddito.
- Devi inserire il codice 24 (in sostituzione del 12) per tutti i compensi che non sono assoggettati a ritenuta di acconto ed erogati a soggetti in regime forfettario.
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Ricorda che ci sono delle sanzioni nel caso in cui sbagli la compilazione della Certificazione Unica, se non la produci oppure se la invii all’Agenzia delle Entrate dopo la scadenza del termine previsto dalla legge. Per questo ti consiglio sempre di farti seguire da un commercialista esperto in modo tale da essere tutelato e da non avere brutte sorprese con il fisco.