Torna a far discutere il Reddito di Cittadinanza, in moltissimi hanno segnalato un’anomalia dell’INPS che ha tagliato gli importi erogati a migliaia di famiglie italiane.
Il Reddito di Cittadinanza (RdC) è stato introdotto con un decreto-legge il 28 gennaio del 2019. È una misura adottata dal Governo per contrastare la povertà. Un contributo economico considerevole che aiuta le famiglie a tirare avanti in attesa che ci siano delle opportunità lavorative. Nel caso in cui, all’interno del nucleo familiare ci siano persone di età inferiore a 67 anni, non autosufficienti oppure disabili gravi, il Reddito di Cittadinanza si trasforma in di Pensione di Cittadinanza (PdC). Ci sono stati dei tagli importanti con la relative lamentele di moltissime famiglie. Le segnalazioni indicano che sul conto sia stato erogato un importo molto minore rispetto a quelli precedenti.
L’INPS taglia il Reddito di Cittadinanza alle famiglie che più ne hanno bisogno
Come abbiamo appena visto, il RdC non è solo per le persone che non trovano lavoro, ma anche per chi ha un disabile in famiglia. L’INPS ha tagliato gli importi proprio a questi nuclei familiari. Le famiglie colpite da questa riduzione hanno segnalato la questione a varie federazioni che si prendono carico di tutelare le persone disabili. Questi tagli, specifica l’INPS, sono completamente legittimi. L’ente infatti sostiene che il Reddito di Cittadinanza e la Pensione di Invalidità sono due sostegni che possono essere erogati insieme, ma che non sono cumulabili. Ovvero, se le famiglie con componenti disabili hanno ricevuto una maggiorazione della Pensione di Invalidità, dall’altro lato non possono ottenere l’importo completo del RdC che invece va diminuito.
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Considerando il fatto che la Pensione di Invalidità non può avere una maggiorazione di più di 368 euro mensili, moltissime famiglie si sono ritrovate con un RdC quasi azzerato e che dunque non è sufficiente per affrontare tutte le spese che una persona disabile richiede. Purtroppo la legge prevede che il RdC sia una semplice integrazione del reddito percepito dalle famiglie, per cui questo taglio è legittimo.
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D’altro canto le federazioni a tutela dei diritti dei disabili e delle loro famiglie, pretendono un cambiamento di questa legge ed in particolare di integrare i due sostegni economici senza che l’uno influisca sugli importi dell’altro. Visto che comunque un recente decreto ha permesso all’assegno di invalidità ed il reddito da lavoro di essere cumulabili senza influire sugli importi. Ciò che si spera avvenga anche per il Reddito di Cittadinanza e la Pensione di Invalidità.