Per la gioia di molti arriva il bonus benzina. Nelle ultime ore è arrivata la conferma da parte del governo: ecco tutti i requisiti richiesti
Da quando è scoppiata l’inflazione in seguito alla guerra, la situazione in Italia non è mai cambiata. I prezzi, sia riguardo i beni di prima necessità che riguardo i servizi non si sono mai abbassati e quindi le difficoltà sono ancora numerose. Alcuni beni alimentari per molte famiglie restano ancora inaccessibili, quindi fare la spesa non è per niente semplice. Per questa ragione lo Stato è intervenuto con alcune agevolazioni riguardo la spesa. Stiamo parlando della Carta Acquisti e la Carta Dedicata a te.
Ovviamente questi bonus sono destinati solo a coloro che hanno un reddito basso, quindi che registrano un ISEE che va sotto una determinata soglia. Per tutti gli altri che non rientrano nei requisiti, ci sono degli accorgimenti da adottare, affinché si possa spendere meno ogni volta che si fa la spesa. C’è chi compara i prezzi dei volantini, chi approfitta delle offerte, chi invece preferisce fare una lista per acquistare l’indispensabile.
Anche per la benzina è così. Questa è infatti salita a circa 2 euro al litro. Ad infierire sono sicuramente le accise dello Stato che non sono state tagliate. Per questa ragione il governo di Giorgia Meloni ha deciso di intervenire in modo differente, ovvero offrendo un contributo economico alle famiglie disagiate al fine di spenderlo esclusivamente per fare benzina. Scopriamo come funziona il bonus benzina e chi sono i beneficiari.
Bonus benzina: tutti i requisiti per averlo
Dopo l’okay da parte del Governo, il prossimo Consiglio dei Ministri riguarderà il bonus benzina dal valore di 80 euro che verrà erogato nel mese di ottobre. I beneficiari saranno tutti quelli che hanno beneficiato della Carta Dedicata a te relativa agli alimenti.
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Quindi, in poche parole, coloro che hanno un ISEE che va entro i 15.000 euro e non beneficiano di altri bonus da parte dello Stato, come il Reddito di Cittadinanza.
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Sono esclusi anche coloro che non rispettano il numero di componenti del nucleo familiare previsti anche dalla Carta Risparmio Spesa o chi prende il Reddito di Inclusione, o altra misura di sostegno alla povertà, oppure se almeno un componente abbia benefici come NASPI o Assegno di Inclusione, cassa integrazione, indennità di mobilità, fondi di solidarietà
