In arrivo un bonus interessantissimo per tutti noi: si tratta della bellezza di venti mila euro per ogni cittadino, ecco come richiederli.
E’ in arrivo un nuovo bonus, rivolto a una fascia specifica dei cittadini: scopriamo insieme di chi stiamo parlando.
Ormai lo sappiamo bene: da un po’ di settimane a questa parte, ci sembra quasi di essere bersagliati da bonus. Da quelli per i lavoratori, per studenti, per i trasporti e molto altro: insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta. E tutto ciò che noi dobbiamo fare è informarci e scoprire se siamo idonei. In particolare, ecco in arrivo un altro bonus che potrebbe interessare tutti i cittadini.
Lo sapevi che ogni cittadino può richiedere un bonus fino a 20 mila euro? Ecco come fare e soprattutto chi può richiederlo
Quello di cui vi stiamo parlando è il bonus librerie, in vigore dall’anno 2022. Per poter richiedere questo beneficio avete un bel po’ di tempo: in particolare dalle ore 12 del 15 Settembre fino al 28 Ottobre. Insomma, fretta non ne avete, ma cercate ugualmente di non farvi prendere dalla pigrizia e soprattutto di non ridurvi all’ultimo.
Ma come funziona questo bonus? Innanzitutto, potrebbe essere rivolto a tutti i cittadini, ma vediamo più nel dettaglio in che senso. Il suo credito d’imposta è di massimo 20.000 euro per quanto riguarda i piccoli librai, mentre di 10.000 nel caso delle librerie legate ai gruppi editoriali, per tanto quelle che non sono indipendenti.
Quando parliamo del bonus librerie, nello specifico, ci riferiamo a un beneficio rivolto ai cittadini che hanno, per l’appunto, a carico una libreria. Chiamato anche tax credit librerie, questa agevolazione è stata inserita nella Legge di Bilancio 2018, per poi essere confermata anche in quella 2022.
La misura di questo bonus è riconosciuta come un credito d’imposta nei limiti di spesa di 5 milioni di euro all’anno. Ma quali sono, nello specifico, i cittadini che possono fare richiesta per questo bonus?
Ebbene, troviamo tutti gli esercenti che operano nella vendita di libri con codice ATECO principe: 47.61 (ovvero Commercio al dettaglio di libri nuovi in esercizi specializzati) e 47.79.1 (vale a dire Commercio al dettaglio di libri di seconda mano)
LEGGI ANCHE: Plan Settimanale: come organizzare la vostra settimana nel dettaglio
I requisiti necessari sono i seguenti: le librerie in questione devono avere sede legale nello Spazio Economico Europeo. Devono essere soggette a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale. E, per finire, devono aver sviluppo dei ricavi derivanti da cessione di libri pari ad almeno il 70% dei ricavi complessivi dichiarati.
LEGGI ANCHE: Se sei un genitore queste sono le app che devi avere per forza. Non potrai farne a meno
Tutto ciò che i cittadini, o per meglio dire i librai, devono fare è quello di fornire il proprio redditi e il valore della propria produzione.
