Dal 1 ottobre sarà obbligatorio ridurre i consumi: il piano d’emergenza

Ormai siamo di fronte ad una vera e propria emergenza energetica: dal 1 ottobre è questo il piano per ridurre i consumi.

Il conflitto tra Russia ed Ucraina si fa via via sempre più aspro. Nonostante le pressioni dei governi, le sanzioni e tutta una serie di misure per fermare la Russia, la guerra è ancora in atto.

gas emergenza piano
Il piano del Governo per l’emergenza del gas prevede una serie di misure che tutti dovremo rispettare (fonte foto Canva) – Tuttogratis.it

Sono mesi che si parla del famoso “ricatto” che Putin sta perpetrando verso gli Stati dell’Unione Europea vista la sua grande produzione di gas che tutti noi acquistiamo. A livello energetico l’Italia non è indipendente e quindi dobbiamo appoggiarci ad altri Paesi per riuscire ad avere l’energia di cui abbiamo bisogno. Per questa ragione, dal 1 ottobre di quest’anno, dovremmo tutti ridurre drasticamente i consumi di gas. Non solo perché le riserve non sono abbastanza, ma anche perché i prezzi delle utenze continueranno a crescere sempre di più. Scopriamo subito quali sono i piani del Governo per affrontare questi forti disagi.

Il piano d’emergenza partirà dal 1 ottobre: ecco tutte le regole per ridurre i consumi

Naturalmente, il piano del Governo si basa anche sul tipo di clima nei diversi territori italiani. È infatti stato stabilito di dividere l’Italia in 6 diverse aree  climatiche.

aree climatiche
Scopri subito a quale zona climatica appartiene il tuo Comune (fonte foto Canva) – Tuttogratis.it

Il piano per ridurre i consumi dovrebbe permettere di risparmiare moltissimo ed anche di sensibilizzare meglio i cittadini su un consapevole uso dell’energia. Il piano stabilisce prima di tutto che i gradi e le ore per il riscaldamento non superino una determinata soglia. In particolare:

  • Industrie, attività artigianali e simili dovranno impostare il riscaldamento a 17 gradi con un massimo di 2 gradi di tolleranza.
  • Tutti gli altri edifici, 19 gradi sempre con un paio di gradi di tolleranza.

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L’accensione dei riscaldamenti va posticipata di 8 giorni e lo spegnimento anticipato di 7 giorni.

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Ma adesso, vediamo anche le zone e le norme per ogni area climatica:

  • Zona A (Isole, sud e Lampedusa): accensione del riscaldamento per 5 ore al giorno a partire dall’8 dicembre fino al 7 marzo.
  • Zona B (Trapani, Palermo ecc…): riscaldamento acceso per 7 ore al giorno a partire dal 8 dicembre e fino al 23 marzo.
  • Zona C (Napoli, Caserta, Frosinone, Latina ecc…): si possono accendere i riscaldamenti dal 22 novembre al 23 marco per 9 ore al giorno.
  • Zona D (Pescara, Roma, Aquila ecc…): accensione per 11 ore al giorno dal 8 novembre al 7 aprile.
  • Zona E (Torino, Milano ecc…): dal 22 ottobre al 7 aprile riscaldamento acceso per 13 ore al giorno.
  • Zona F (Paesi alpini, Trento ecc…): nessun limite all’accensione ed allo spegnimento del riscaldamento.

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Per sapere a quale zona climatica appartiene il tuo Comune di residenza, devi solo visitare questa pagina www.ticonsiglio.com/wp-content/uploads/2022/09/tabella-suddivisione-comuni-zone-climatiche.pdf dove sono riportate tutte le città con le relative aree di appartenenza.

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