Dopo la morte della regina Elisabetta, c’è stato un importantissimo cambiamento: adesso è ufficiale e sarà sempre così d’ora in poi.
Con la scomparsa della Regina Elisabetta II, il Regno Unito si sta stringendo in un profondo e composto lutto nazionale. La Regina ha rappresentato l’Inghilterra nel Mondo coi suoi modi composti e abbastanza severi, ed anche per questo è stata apprezzata a livello internazionale.
L‘inno Inglese è uno dei più sentiti a livello mondiale. Ha una potenza di energia e carica, che coinvolge anche altre popolazioni. Probabilmente è quello più famoso, insieme a quello francese ovvero la “Marsigliese” composto durante la Rivoluzione del 1789.
Carlo III al trono: ecco cosa succederà all’inno britannico
Parliamo di una composizione musicale, con parole volte a caricare il popolo che lo canta e lo ascolta e l’emozione è sempre profonda qualunque esso sia.
L’inno nazionale quindi, con l’avvento del figlio Carlo sul trono del Regno Unito, dovrà cambiare qualche parola, ma che sarà significativa. Infatti da “God save the Queen”, i sudditi britannici dovranno dire “God save the King”. Non cambia molto a livello sonoro, ma cambia la persona alla quale è dedicato.
Viene considerato come un vero salmo, infatti le parole fanno riferimento a Dio, trasformandolo come una vera e propria preghiera, solenne e profonda. Altri cambiamenti grammaticali nelle parole, stanno nei pronomi e gli aggettivi: da “she” ed “her” si passerà a “he” ed “him”.
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Inno più conosciuto sul pianeta: ecco storia ed origini
Il Regno Unito, ha non solo l’Inghilterra, la Scozia, il Galles e l’Irlanda del Nord, ma anche ulteriori territori Oltreoceano sotto al suo potere. Quindi God Save the Queen (o King) è cantato anche in altre nazioni.
L’inno fu scritto dal compositore britannico Henry Carey, tra il 1736 e il 1740 e fu utilizzato anche da Danimarca, Russia, Prussia e Svezia. Era usato per una forma di rispetto verso chi regnava il paese.
Entrò ufficialmente il 28 settembre del 1744 nel Regno Inglese, nonostante una certa diffidenza da parte del Parlamento britannico.
Carlo adesso, dopo la scomparsa della madre, dovrà ancor di più assumersi responsabilità verso il popolo del Regno Unito, sapendo che ogni volta sarà cantato l’inno inglese, sarà riferito a lui.
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