Una vera rivoluzione introdotta dal nuovo Decreto: cambia la modalità di ottenimento di questa patente: ecco di cosa si tratta
Una vera e propria rivoluzione nel mondo della guida. Una novità introdotta dal nuovo Decreto emesso. Di cosa si tratta?
La scuola guida è un momento chiave per l’adolescenza di un ragazzo. Sia per quanto riguarda la patente del mitico “cinquantino“, che in molti da ragazzi abbiamo portato, o al conseguimento della patente B. Già all’età di 16 anni è possibile conseguire la patente A1 per una cilindrata massima di 125 cm³, a 18 la patente B per le automobili e la A2, conseguibile già a 18 anni stesso. Ma ci sono novità in vista.
Novità sull’esame della patente
Successivamente alla patente B e A1 e A2, c’è la patente A3 che permette di guidare moto senza limitazioni di cilindrata o potenza. E per ottenerla era obbligatorio sostenere una ulteriore prova pratica. Ma cosa è cambiato? Il Decreto Infrastrutture-Bis approvato dal Ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili ha introdotto un sostanziale cambio di ottenimento. Per la patente A3 infatti riguarda la novità più importante tra tutte quelle introdotte in materia stradale. Per il suo ottenimento infatti sarà possibile ottenerla senza sostenere alcun esame ma soltanto un corso di circa 7 ore in un’autoscuola. Una novità non da poco. A chi è rivolta questa riforma? Ecco quali sono i requisiti per procedere in questa forma.
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I requisiti
Mentre alcuni utenti sono ancora alle prese dei bonus per i motocicli, ecco per loro una nuova novità. Coloro i quali sono di già in possesso della patente A1, che come visto in precedenza è possibile già conseguire a 16 anni, e della patente A2 avrà la possibilità di ottenere l’A3 soltanto sostenendo il corso. Ovviamente ci saranno sia temi teorici che pratici, ma di già ci sono polemiche in atto.
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La normativa dovrebbe essere già operativa a partire dal 15 agosto, snellendo una lunga burocrazia. Una sorta di agevolazione per chi ha di già uno storico in materia di guida a due ruote e che favorirebbe l’ottenimento della patente. Le polemiche, oltre che per la sicurezza, riguardano anche i costi dell’ottenimento. Costi spesso non banali per un motociclo, in particolare in tema di assicurazione. Non basta che attendere i primi risvolti dei primi motociclisti che faranno ricorso a tale normativa per capire se realmente la normativa sarà efficace come si auspica.