Attese infinite per gli incentivi auto: bonus perduto o c’è ancora speranza

L’ecobonus sembra essere un miraggio: i tempi sono molto lunghi e i consumatori stanno iniziando a temere. È tutto perduto oppure c’è un barlume di speranza?

È partito il decreto ecobonus, che sancisce l’erogazione degli incentivi al fine di acquistare veicoli elettrici ed ibridi. Ma quanto tempo impiega la conferma dell’operazione?

ritardo incentivi auto
Ecoincentivi automobili-tuttogratis.it-(foto da pixabay)

Per permettere l’accesso tale ecobonus, bisogna non avere partita iva e bisogna avere il veicolo in proprietà almeno per un anno. Il veicolo rottamato inoltre deve appartenere allo stesso nucleo familiare del richiedente del bonus. Una strada spianata verso il green, verso la rottamazione di quei veicoli inquinanti (anche se l’incentivo ingloba anche veicoli diesel e benzina, destinati a sparire, ma a bassa emissione). Quindi il gioco è fatto? Non proprio. I termini di accettazione sono così lunghi da far pensare che forse non arriverà affatto.

L’attesa aumenta l’eco-desiderio

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Ecoincentivi automobili-tuttogratis.it-(foto da pixabay)

Dovranno ancora attendere tutti coloro a cui potranno essere destinati i fondi. Le categorie sono dai soggetti privati (quindi senza partita IVA) ed ai car sharing. Basta solo attendere. Una attesa lunga, lunghissima, infinita. Infatti il Ministero dello Sviluppo Economico, ente che ne rilascia gli incentivi, ha prorogato ed esteso i termini da 180 a 270 giorni. Tali termini riguardano la comunicazione per gli estremi relativi all’acquisto, post conferma ottenuta. Mancherebbero infatti alcune componenti, che a questo punto dato lo slittamento, appaiono essenziali. Sicuramente tempi che rallentano anche quella che è la mission dell’idea green, quella di ridurre consumi e togliere dalla circolazione quei veicoli obsoleti ed inquinanti. Di cui, in tutta franchezza, ce ne sono troppi e ne abbiamo abbastanza. E nonostante ciò, dovremo continuarne a pagare l’enorme prezzo del carburante.

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Gli importi erogati

A seconda della categoria e peso del veicolo (da N1 fino alle 1,5 tonnellate e alle 3,49), gli ecoincentivi saranno in una forbice tra i 4.000 ed i 6.000 euro. Per le categorie N2 e fino alle 12 tonnellate, gli importi erogabili sono dai 12.000 ed i 14.000 euro. Gli econbonus non si fermano soltanto a tali veicolo, ma anche alle categorie che riguardano i motocicli elettrici ed ibridi, ed i ciclomotori. Gli importi hanno un massimale dai 3.000 ai 4.000 euro, e sono inglobati anche i ciclomotori termici.

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Importi importanti quindi, ma che a quanto pare non saranno immediati. La chiave per garantire uno sviluppo sostenibile ed un ambiente con meno emissioni, sta tutta nella celerità delle pratiche, della burocrazia, di quei tempi enormi a cui troppo spesso questo paese è abituato. Certo, ci saranno degli errori e vizi di forma o mancanza di componenti, che sono però cruciali nello sviluppo economico/ambientale del paese. Insomma, che si faccia presto.

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