L’incubo del Covid è tornato: slitta tutto al 31 Ottobre

Il Covid non si ferma ed ecco che slitta al 31 ottobre un provvedimento molto importante: vediamo subito di cosa si tratta.

Ormai sono più di due anni che nel nostro vocabolario è entrata la parola “Covid”. C’è chi chiama questo virus “Covid-19”, chi “SARS-CoV2”, ma il significato è sempre lo stesso.

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L’incubo del Covid è tornato: slitta tutto al 31 Ottobre – Tuttogratis.it (Foto di pedro_wroclaw da Pixabay)

Purtroppo, da quando è scoppiata la pandemia, le nostre vite sono cambiate radicalmente. Mascherine sempre indossate, gel disinfettante sempre a portata di mano, abbracci e strette di mano negate per paura di contagiare e di essere contagiati. Anche se gli scienziati non hanno ancora scoperto come debellare completamente questo virus e viviamo ancora nell’incertezza, una cosa è sicura: il nostro modo di vivere è ormai cambiato per sempre. Purtroppo, nonostante le varie campagne vaccinali, i farmaci, i vari lock-down, le restrizioni e le precauzioni che tutti abbiamo adottato, siamo ancora nella morsa del Covid. Infatti, è proprio di qualche giorno fa una decisione che cambierà tutto. Segnati questa data perché è davvero importante.

Il Covid non si ferma: tutto slitta fino al 31 ottobre 2022

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Il Covid non si ferma: tutto slitta fino al 31 ottobre 2022 – Tuttogratis.it (Foto di Klaus Hausmann da Pixabay)

Qualche giorno fa, e più precisamente il 30 giugno, è stato stabilito un nuovo programma da seguire per arginare il problema della pandemia. I principali sindacati italiani hanno quindi ampliato alcune restrizioni che, salvo ulteriori cambiamenti, dovrebbero valere fino al 31 ottobre di quest’anno.

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È stato aggiornato quindi il protocollo che le aziende dovrebbero adottare per cercare di limitare i contagi, quanto il più possibile. Si parla delle solite precauzioni, ovvero: mascherina FFP2 sul posto di lavoro (se in contatto con il pubblico, in spazi molto stretti e al chiuso); evitare assembramenti e possibilmente scansionare la temperatura corporea di persone esterne e dipendenti.

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Anche lo smart-working è una voce del protocollo e si invitano quindi le aziende, laddove fosse possibile, di continuare a lavorare in questa modalità, quindi da casa. Sia chiaro che queste precauzioni non sono di natura obbligatoria, ma sono dei consigli che mirano ad arginare la pandemia. Fatto salvo per le mascherine FFP2 che, in alcuni contesti di lavoro, sono ancora obbligatorie. Insomma, sembra proprio che, complici anche le numerosi varianti, questo virus non molli la presa. Tocca a noi cittadini e lavoratori comportarci in modo saggio e responsabile per poterne uscire, un giorno forse non troppo lontano.

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