Non sempre lo stipendio e la busta paga che ti consegna il tuo datore di lavoro potrebbero essere corretti. Puoi capirlo in poche mosse con questo stratagemma.
Quando il datore di lavoro ti consegna la busta paga e ti accredita lo stipendio, non sempre i calcoli sono corretti.
Se sei un lavoratore dipendente, devi assolutamente verificare la correttezza delle informazioni riportate sulla busta paga. Non puoi assolutamente andare “sulla fiducia” in quanto potresti avere meno di ciò che ti spetta se non sai come controllare e verificare il perché di un certo salario. È importantissimo imparare come tutelarti al meglio, anche perché di certo non lavori per la gloria, ma per la tua paga mensile. Se le informazioni della busta paga non corrispondono alle ore in cui hai effettivamente lavorato, non significa che il tuo datore di lavoro stia facendo il “furbetto”. Gli errori umani possono assolutamente capitare quindi non è sempre una questione di malafede. Ti svelo subito il metodo più facile e veloce per verificare la correttezza del tuo stipendio.
Non hai bisogno di una consulenza dal commercialista per sapere se il tuo stipendio è giusto oppure no. Infatti, ti basta semplicemente seguire alcune piccole indicazioni. Prima di tutto devi sapere che ci saranno dei tagli importanti sulle buste paga di tutti i lavoratori dipendenti che hanno lavorato nel mese di marzo e che percepiranno il salario e la busta paga ad aprile. Ciò è dovuto al fatto che gli assegni familiari, che percepivi sulla busta paga, sono stati sostituiti dall’Assegno Unico e Universale. Quindi vedrai una somma sicuramente inferiore rispetto agli stipendi che hai percepito fino ad ora. Se non sapevi di questa novità, sappi che puoi richiedere l’Assegno Unico e Universale per i figli a carico, anche se maggiorenni, sia sul sito web dell’INPS autenticandoti tramite SPID, CIE o CNS oppure rivolgendoti ad un CAF o ad un patronato.
Un’altra news riguarda i contributi. Infatti, se hai uno stipendio inferiore ai € 35.000,00 euro lordi, dovresti avere sulla busta paga un bonus. La dicitura sulla busta paga è questa: “esonero quota di contributi” seguito dal numero 1, comma 121 che si riferisce alla legge approvata il 30/12/21. Ci dovrà essere anche la cifra che è stata scalata dalla busta paga. Se non trovi questa dicitura, confrontati con l’azienda per cui lavori che sicuramente dovrà provvedere presto ad uniformarsi alla normativa.
Infine, devi controllare l’aliquota IRPEF che deve essere minore rispetto a quella del 2021. Per chi percepisce uno stipendio che va dai € 15.000,00 a € 28.000,00 deve esserci un’aliquota del 25%. Chi invece percepisce una cifra dai € 28.0000,00 ai € 50.000,00 l’aliquota deve corrispondere al 35%. Per tutti i lavoratori che invece percepiscono uno stipendio superiore c’è una maggiorazione dell’aliquota IRPEF ed in particolare deve essere del 42%.
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