Crisi energetica: l’imperativo è risparmiare

L’Agenzia internazionale dell’energia, di cui fa parte anche l’Italia, ha adottato 10 linee guida per cercare di arginare la crisi delle risorse che sta colpendo tutto il mondo, ed in particolare l’Europa.

Durante i  cambiamenti non vince il più forte, ma colui che riesce ad adattarsi più rapidamente. Una nuova sfida si presenta alle economie globali, una crisi energetica che si è innescata durante e con la fine dei vari lockdown globali. Il ritorno ad una vita a pieno regime è stato troppo rapido per i vari comparti economici che avevano dovuto improvvisamente rallentare la produzione, con lo scoppio della pandemia.
Ora, la guerra in Ucraina non fa che esacerbare – per l’Europa – una situazione che era già piuttosto critica.

Crisi energetica l’imperativo è risparmiare – tuttogratis.it

Tuttavia, la situazione potrebbe trasformarsi in una vera e propria opportunità, per cercare di attuare in maniera quella svolta eco-sostenibile tanto decantata a parole, ma poco con i fatti.
La politica europea di Ursula von der Layen si è incentrata sulla transizione green, ma questa potrebbe essere davvero l’occasione per fare la differenze e trasformare la società in maniera irreversibile.

Gli imperativi dell’Agenzia internazionale per l’energia

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L’Agenzia internazionale per l’energia, organo sorto nel 1974 in seguito alla prima crisi petrolifera, ha adottato alcune linee guida che possono servire a risparmiare molta energia.
E’ necessario limitare prima di tutto gli spostamenti che non sono ritenuti necessari. Quindi, applicare lo smart working almeno 3 giorni su 5 e annullare i viaggi di lavoro che possono essere sostituiti con video-conferenze a distanza. L’attuale tecnologia è in grado di compensare a determinati bisogni lavorativi.
Il secondo step è quello di scoraggiare l’uso di mezzi privati in favore di quelli pubblici. Per cui, secondo l’Agenzia, si dovrebbero adottare dei divieti alla circolazione nelle città di domenica. Quest’idea contribuirebbe anche alla riduzione dell’inquinamento nei centri urbani, che spesso risentono dell’inquinamento atmosferico. Di conseguenza, è necessario incoraggiare l’uso dei mezzi pubblici, con dei biglietti a prezzi più convenienti, o della micro-mobilità, per esempio. In alcuni paesi, i mezzi pubblici sono addirittura gratuiti.
Ove non è possibile utilizzare i mezzi pubblici, si potrebbe incoraggiare la tecnica del car-sharing, in modo da abbassare ulteriormente i costi per lo spostamento.
Infine, l’ultima fase prevede una riduzione dei consumi attraverso un‘attento utilizzo dei mezzi di trasporto. Sostituzione degli aerei con treni a lunghe percorrenze, riduzione della velocità in autostrada e rafforzare l’uso di auto elettriche.
Tutti questi metodi non solo porteranno ad una diminuzione dei consumi, con conseguenze abbassamento dei prezzi, ma ad una vera e propria rivoluzione dei consumi dell’attuale società.

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