Se il titolare di un’impresa muore, questa cessa lasciando lo spazio alla comunione ereditaria che arriva aldilà delle volontà degli eredi.
La comunione ereditaria, avviene nel momento in cui i chiamati accettano l’eredità. Nel momento in cui l’impresa è ereditata in questa modalità non si trasforma in una società immediatamente. Vediamo come funziona.
Nel momento in cui il titolare muore e subentra questo regime di comunione, gli eredi possono partecipare alla parte amministrativa e alla gestione strumentale dei beni che vengono ereditati.
Questo passaggio dell’impresa si caratterizza con una disciplina tributaria differenziata sulla base della volontà dell’erede. Se quest’ultimo vuole continuare l’attività oppure cessarla, con liquidazione dei beni o destinandoli a finalità estranee.
Successione aziendale: qual’è il procedimento
Qualora gli eredi non fossero interessati a perseguire l’attività aziendale, il riferimento è nell’articolo 67 del Testo unico sulle imposte sui redditi, il quale regola i redditi diversi. L’Irpef sarà dovuta nel momento in cui avviene la cessione dei singoli beni aziendali o dell’impresa in generale. La cifra da dichiarare dipende dalla differenza tra il corrispettivo della cessione e il valore riconosciuto dei beni dell’azienda.
Questa plus-valenza è tassata pro quota tra gli eredi, seguendo il criterio di cassa.
Qualora invece gli eredi fossero interessati a continuare l’attività aziendale, la comunione ereditaria è assimilata ad una società effettiva tra gli eredi. In quest’ipotesi quindi la necessità è che sia regolarizzata entro un anno in una società di persone o di capitali, trasmettendo una comunicazione e registrazione all’Agenzia delle Entrate.
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L’attività se dovesse continuare nella forma di comunione, senza gli atti formali che regolano e configurano una società tra gli eredi, in questo caso il rappresentante legale della comunione ereditaria dovrebbe inoltrare, non superando la data di scadenza dei trenta giorni dalla morte del titolare, le modifiche dei dati Iva. Fornendo degli identificativi della comunione ereditaria.
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Rispettare la fine dell’anno per la regolarizzazione è importante anche nel caso in cui l’azienda sia proprietaria di immobili. In questo caso gli eredi possono usare una tassazione fissa, superando poi il limite verranno poi applicate delle imposte proporzionali con eventuali sanzioni.