Ci sono delle importantissime novità per quanto riguarda le Forze Armate non vaccinate, scopriamo subito di che cosa si tratta!
Ci sono delle importantissime novità che riguardano le Forze Armate, ed in particolare tutto il personale non vaccinato. Anche se mancano pochi mesi allo scadere dello stato di emergenza a causa della pandemia da Covid-19, sembra che il pericolo non sia comunque stato del tutto scongiurato. Difatti, il Governo sta pensando di prorogare l’utilizzo delle mascherine fino a giugno e non si esclude che potrebbero anche esserci nuovi focolai che potrebbero costringere lo Stato a emanare nuovi decreti e restrizioni. Ultimamente si è sentito parlare dell’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori, pubblici e privati, con un’età uguale o maggiore a 50 anni. Già da qualche tempo sono scattati controlli e sanzioni per tutti quelli che hanno deciso di non vaccinarsi. La pena per chi è obbligato e non si vaccina è la sospensione dello stipendio anche se il posto di lavoro rimane comunque assicurato. Anche per tutto il personale delle Forze Armate si è deciso per alcuni provvedimenti nei confronti dei no-vax. Scopriamo subito cosa comportano queste nuove disposizioni.
Come abbiamo già anticipato, c’è la sospensione dal lavoro e dello stipendio per tutti i lavoratori dai 50 anni in su che non hanno aderito alla campagna vaccinale. In particolare l’obbligo è per tutti i lavoratori sanitari e per le Forze Armate. Sembra però che il TAR del Lazio, in merito a quest’ultima categoria, abbia fatto dei cambiamenti importanti. Molti lavoratori no-vax hanno, di recente, fatto ricorso per la sospensione dal lavoro e del salario presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. Il 15 dicembre scorso, era stato difatti introdotto l’obbligo vaccinale anche per i lavoratori delle Forze Armate. Chi di loro non si è vaccinato, ha ricevuto la sospensione dal lavoro ed anche dello stipendio per vari mesi.
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Il tribunale ha però ribaltato questa situazione ed ha annullato ben 26 provvedimenti che erano stati presi nei confronti del personale no-vax delle Forze Armate. Non solo queste persone sono potute tornare a lavoro, ma hanno anche chiesto un risarcimento sul quale dovrà esprimersi la Corte Costituzionale. Questa decisione del TAR del Lazio crea un precedente non di poco conto anche se questa sentenza non è del tutto definitiva. Difatti si dovrà attendere il 16 marzo per avere la decisione finale su questa faccenda.
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Ma, per il momento, a causa di urgenze impellenti, il giudice del TAR ha concesso il rientro per alcuni militari fino al 16 marzo, data in cui potrebbe capovolgersi tutta la normativa sull’obbligo vaccinale e il Green Pass.
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