Poste Italiane è in grado di dare diverse opportunità ai propri clienti. Nasce con l’intento di spedire pacchi all’intera Italia ma ad oggi, dopo 160 anni di attività, si è evoluta, offrendo una miriade di servizi alla propria clientela. Da qualche tempo è diventata infatti un valido concorrente della banca.
Tra le più grandi rivoluzioni di Poste Italiane c’è sicuramente la Postepay. Grazie a questa prepagata è possibile conservare soldi, pagare online o presso gli store che possiedono il Pos. Ad oggi non esiste solo la Postepay standard, ma anche altre carte e ognuno ha una funzione in particolare.
Oltre a quella standard che conosciamo tutti, c’è la Postepay Evolution che possiede l’IBAN quindi permette di emettere e ricevere bonifici. Ed è per questo che si hanno servizi sempre più simili a quelli che offrono le banche, come il conto corrente. Abbiamo poi la Postepay green che è fatta con materiale sostenibile ed è destinata ai minori con un plafond limitato.
Ma anche quella destinata alle aziende e a gli imprenditori con un plafond molto più alto. Adesso chi ha Postepay, avrà la possibilità di avere un altro beneficio che farà felici un po’ tutti: ecco chi.
Postepay: la novità che farà felice tutti
In questo periodo di grande disagio in cui si trova l’Italia, è sempre più difficile affrontare tutte le spese che si hanno a fine mese. A farne le spese sono soprattutto le famiglie in forte precariato che a stento riescono a sostenersi economicamente.
Ad oggi sempre più persone sperano nell’arrivo di bonus e incentivi, ma spesso questi non bastano. Postepay, offre così un grande opportunità per chi la possiede, ovvero richiedere un prestito che va dai 1000 ai 3000 euro ma solo se si è residenti in Italia e si ha tra i 18 e i 76 anni. L’importo verrà poi restituito sulla carta prepagata in 22 rate mensili.
La domanda si può fare tramite la prenotazione sull’APP dell’Ufficio Postale e presentare la documentazione che comprende la carta di identità, tessera sanitaria e documento che attesta il reddito. Mentre gli stranieri devono presentare il permesso di soggiorno o la Carta di soggiorno. È indispensabile risiedere in Italia già da un anno se il lavoratore è dipendente, mentre 36 se è autonomo.