Non tutti lo sanno ma anche i neo papà possono presentare domanda per restare a casa con i figli: ecco come presentare la domanda all’Inps

Nell’ultimo periodo non si parla d’altro che di uguaglianza di genere e uguaglianza di diritti tra uomo e donne, questo avviene anche nel campo genitoriale quando nasce il bambino.

Ci sono molti bonus, solitamente erogati dall’INPS, che vanno a tutelare i genitori, parliamo del bonus di 800 euro o anche dell’assegno unico. Quest’ultimo viene dato, indipendentemente dal proprio Isee, a tutti coloro che hanno figli a carico fino ai 21 anni. Col passare del tempo anche questo incentivo ha subito diverse modifiche. Bisogna quindi restare sempre aggiornati.

In realtà questi non sono gli unici bonus a favore dei genitori. È prevista una nuova misura per far combaciare al meglio il lavoro e la vita privata dei neo genitori. Si tratta però di un incentivo che va anche a garantire la parità di genere sia dal punto di vista lavorativo che familiare.

Congedo parentale: si può richiedere fino a tre mesi

Parliamo di modifiche avvenute in qualità di maternità e paternità ma anche permessi e congedi. Il d.Lgs 105/22 riconosce il congedo parentale ai papà che sono lavoratori autonomi.

Si avrà quindi un diritto di tre mesi di congedo parentale per ciascuno dei genitori entro il primo anno di vita del bambino. La domanda all’Inps può essere fatta per via telematica. Il congedo è riconosciuto con il versamento di contributi relativi al mese prima rispetto a quello del congedo e anche a dei contributi legati al mese stesso in cui inizia il congedo.

LEGGI ANCHE: Congedo matrimoniale retribuito: ecco come funziona

Come richiedere il congedo