Ad ottobre l’Assegno Unico arriverà dimezzato: potrebbe capitare anche a te

Chi percepisce l’Assegno Unico, nel mese di ottobre, lo vedrà dimezzato: scopriamo i motivi di questa decurtazione

In questa situazione finanziaria precaria in cui si trova il nostro paese, tutto ciò che non vorremmo sapere è che anche l’Assegno Unico verrà dimezzato.

assegno unico dimezzato
Decurtazione assegno unico: i motivi-fonte canva-tuttogratis.it

Ogni giorno migliaia di famiglie devono affrontare tutti i disagi e le difficoltà conseguenti all’attuale periodo storico. Sempre più italiani faticano ad arrivare a fine mese, proprio per via dei rincari.

Si prospetta poi un inverno “freddo“, dal momento che dovremmo limitare anche i consumi sui riscaldamenti. La minaccia da parte dell’Oriente di sospendere i rifornimenti energetici all’occidente, è sempre più concreta. Questo causerà inevitabilmente un aumento inesorabile delle bollette.

Nonostante i bonus bollette e gli escamotage per risparmiare sulle utenze, le famiglie sono in netta difficoltà. Parliamo soprattutto di quelle più numerose con figli a carico. Queste solitamente ricevono l’assegno Unico ogni mese, ma per questo ottobre verrà dimezzato.

Assegno Unico dimezzato: scopriamo i motivi

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Assegno unico dimezzato: ecco perché-foto canva-tuttogratis.it

Malgrado non ci siano state comunicazioni da parte dell’INPS, c’è stata una decurtazione dell’Assegno Unico. A comunicarlo sono stati alcuni utenti che lo hanno segnalato sulle pagine dei social, come quella Facebook INPS per la famiglia.

In realtà non c’è una spiegazione ufficiale da parte dell’INPS, nonostante questo metta in seria difficoltà le famiglie, soprattutto per l’incapacità di affrontare l’inflazione che aumenta sempre di più. L’importo, secondo le lamentele degli utenti, sarebbe stato ridotto di circa 30 euro.

In realtà una spiegazione c’è, la riduzione di 30 euro, di cui si può ora prendere visione sul sito dell’INPS, riguarda i genitori single. Questi infatti fino a settembre hanno avuto delle maggiorazioni di circa 30 euro, percepite però solo dai lavoratori.

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La maggiorazione spetta quando entrambi i genitori abbiano un reddito da lavoro. Quindi 30 euro in più ogni mese per ogni figlio, con Isee fino a 15.000 euro. Questi 30 euro però non spettano quando chi percepisce l’assegno Unico è un genitore vedovo o unico, cioè quando il figlio non è riconosciuto dall’altro genitore.

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Se quindi qualcuno, a cui non spettava, ha percepito questo aumento, si vedrà ridotto l’importo del mese di ottobre. Quindi potrebbero esserci dei conguagli futuri se ricevuto più di quanto spettava in questi mesi.SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK. 

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