Risparmiare senza rinunciare a niente: adesso si può grazie a questa regola

Risparmiare è ormai diventata la parola chiave di ogni cosa: adesso si può fare senza rinunciare a niente: ecco come fare

In questo particolare periodo storico risparmiare è diventato davvero impossibile. L’aumento dei prezzi ha creato un disagio enorme tra i cittadini.

L’inflazione non mira ad abbassarsi anzi aumenta ogni giorno di più, quindi è sempre più difficile mettere da parte qualche soldino per il futuro. Nonostante ci siano molti escamotage per mettere da parte soldi, in questa situazione è davvero difficile.

Bisogna considerare che ci sono spese in più per le bollette e per fare la spesa. Nonostante adesso è possibile rateizzare le bollette, il quadro non cambia. Anche andare al supermercato è diventata un’esperienza di lusso. Si cerca quindi di approfittare degli sconti e delle offerte famiglia per comprare di più e spendere meno.

Ci sono dei posti in particolare dove la maggior parte degli italiani si recano per risparmiare su pane, pasta e olio. Adesso però c’è un nuovo modo per mettere da parte qualche soldino senza rinunciare a niente.

Come risparmiare senza rinunciare: la regola d’oro

Secondo uno studio recente fatto dalla Fondazione Bancari Italiani i risparmiatori italiani hanno raggiunto una quota di risparmio pari a 5 miliardi e 256 mila. Dal 2012 ad oggi c’è stato un incremento di 1700 miliardi.

Gli italiani prediligono conservare e risparmiare soldi attraverso depositi. Anche se negli ultimi anni ci sono stati numerosi cittadini che hanno investito in azioni e polizze. Con l’aumento dell’inflazione però è diventato sempre più difficile risparmiare.

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Esiste però una regola che potremmo definire matematica che ci permette di risparmiare. Parliamo della regola 50/30/20 in cui le risorse vengono suddivise in modo equilibrato in base all’entrate che abbiamo ogni mese. Come fare? basta dividere il budget percepito mensilmente in tre parti. La prima rappresenta il 50% che è destinato alle spese fondamentali, come affitto o mutuo, bollette, assicurazione, cibo giornaliero.

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La seconda rappresenta invece il 30% e queste vengono considerate le spese discrezionali, come le vacanze, le uscite, le cene fuori, shopping. Infine la terza, ovvero il 20% del budget viene risparmiato. Così facendo, si riesce ad adempiere alle faccende fondamentali ma allo stesso tempo anche mettere da parte un po’ di soldini. Basta solo un po’ di organizzazione e una buona dose di buona volontà.