Se anche voi, come tanti altri, vi siete visti negato l’assegno di invalidità, allora ecco tutto quello che potete fare.
Oggi cerchiamo di analizzare un tema molto scottante ma soprattutto una situazione che, purtroppo, ha toccato numerose persone.
Ovvero quello dell’assegno di invalidità che è stato negato. In questo articolo noi di Tuttogratis.it cercheremo di capirne le cause ma soprattutto vi spiegheremo cosa dovete fare per iniziare un secondo tentativo, e soprattutto non perdere la speranza. Insomma, non è ancora detta l’ultima parola: ecco tutto ciò che vi serve sapere.
Non demordete, se anche a voi è stato negato l’assegno di invalidità, ci sta qualcosa che potete fare per sistemare la situazione: ecco cosa
L’assegno di invalidità, come forse saprete o potete facilmente intuire anche dal suo nome, è proprio un indennità o un sussidio che viene dato a determinate categorie di persone. Parliamo, nello specifico, di coloro che sono affetti da diversi gradi di patologie e che, per tanto, si sono viste riconosciute questo diritto.
Diretta conseguenza dell’assegno di invalidità, come potete facilmente intuire, sono delle agevolazioni: come ad esempio le esenzioni da ticket sanitario, i posti auto nei parcheggi o ancora un contributo mensile economico. Ed è proprio per quest’ultimo noi siamo qui oggi.
Il motivo è semplice: per motivi che non sono sempre molto chiari, a molte persone viene spesso negato questo assegno di invalidità, ecco per tanto come si può fare per chiedere ricorso e soprattutto provare un’ulteriore strada per ottenere l’assegno di invalidità.
L’assegno viene elargito direttamente dall’INPS, ovvero l’ente previdenziale che si occupa di riconoscere questi benefici stabiliti dalla legge verso la persona invalida. Per poter fare ciò, questo ente si occupa di fare una visita medica per stabilire se è necessario elargire o meno il sussidio.
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Ma a chi spetta, nello specifico, questa invalidità civile? Ebbene, i soggetti di riferimento sono tutti i civili con una riduzione permanente della capacità lavorativa di almeno un terzo o, se minorenni, con persistenti difficoltà nel fare i compiti o le funzioni tipiche della loro età. Per poter richiedere questa invalidità non dovete fare altro che recarvi dal vostro medico di base, il quale trasmetterà la vostra richiesta direttamente all’INPS (per maggiori richieste cliccare qui)
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Se, una volta eseguita la visita medica presso l’ente, l’esito fosse negativo, potete allora provare una seconda strada per ottenere questo assegno di invalidità. Avete in fatto tempo fino a sei mesi per inviare una notifica di ricorso, e lo stesso vale per chi si è visto riconoscete una percentuale minore rispetto a quella richiesta.