C’è un nuovo retroscena sulle bollette: ecco cosa potrebbe cambiare se si continua con questi atteggiamenti
Sappiamo bene quanto l’aumento delle utenze sia stato sintomo di disagio per molte persone in questo periodo.
La preoccupazione riguarda soprattutto la crisi energetica, perché vi è una minaccia dall’oriente di bloccare i rifornimenti energetici all’occidente. Questa situazione sta incutendo timore alle famiglie italiane, in quanto stiamo per andare in contro alla stagione invernale. Questo vuol dire che dovremo limitare al massimo i riscaldamenti.
I rincari hanno toccato il 60% di aumento e questi non mirano ad arrestarsi. Ed è per questo che gli italiani stanno mettendo in pratica molti escamotage per risparmiare in bolletta. Si parla infatti anche di falsi miti, come quello di cuocere la pasta a fuoco spento, e non solo.
Tutti questi trucchetti però per risparmiare sulle utenze stanno degenerando e sono sempre più in aumento gli atteggiamenti scorretti. E molto sono le denunce a loro carico. Scopriamo quali sono questi comportamenti che stanno adottando sempre più persone.
Bollette: gli atteggiamenti scorretti che portano alla denuncia
Secondo l’Antitrust e l’ARERA, sono arrivate diverse segnalazioni per comportamenti scorretti che vanno contro l’articolo 3 del DI Aiuti Bis. L’aumento delle bollette, ha indotto nella crisi sia i consumatori che chi lavora nel settore dell’energia, ed è per questo che stanno nascendo pratiche commerciali scorrette.
Si parla delle sospensioni delle clausole relative ai contratti che consentono le modifiche unilaterali. Ovvero durante il periodo di un contratto di fornitura, il venditore può appellarsi anche ad una clausola che prevede modifiche del contratto. Ma anche di variazioni automatiche delle condizioni economiche, ovvero modifiche che si attuano già alla stipula del contratto. Queste però possono diventare , illegittime. Quando?
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Si verificano due casi di illegittimità. In primo luogo, quando il fornitore di energia elettrica vuole rifare la negoziazione per uno squilibrio di prestazioni, per via dell’aumento dei prezzi. Nel secondo caso, invece, per diritto di recesso, dall’azienda che fornisce energia con i propri clienti, che ha potere immediato. Quindi i servizi verrebbero attivati subito.
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