Un pensionato si è visto recapitare una multa salatissima a causa di un parcheggio non pagato. La sua difesa è stata veritiera e comprovata, tuttavia non c’è stato nulla da fare
La Generazione Z è composta da tutti i giovanissimi nati tra il 1997 e il 2012, ossia la primissima a essere cresciuta avendo Internet come una realtà fin dall’infanzia, e per questo motivo avvezza all’uso della tecnologia e dei vari dispositivi digitali.
Non se la cava male nemmeno la generazione precedente, definita Generazione Y, quella dei Millennials, composta dalle persone nate tra il 1981 e il 1996. Per tutti gli altri, ossia i baby boomers e la Generazione X, l’adattamento ai tempi che cambiano in maniera così repentina non è stato facile. Chi è più predisposto per indole a usare computer, smart phone, tablet, ecc., ha visto di buon occhio l’introduzione di questi strumenti per facilitare molteplici operazioni quotidiane. Non ci dobbiamo dimenticare, però, le fascie più anziane della popolazione che, probabilmente, hanno più difficoltà a entrare in determinati meccanismi e non dovrebbero essere punite per questo. Ne sa qualcosa un povero pensionato che si è visto recapitare una multa di 115 euro proprio per un “disguido” tecnologico.
Pensionato riceve una multa di 115 euro per una multa non pagata: ci aveva provato tre volte a farlo
Un pensionato ha trovato parcheggio per la propria auto nel Lido di Cliftonville, nel Kent. Si è dunque recato presso la macchinetta predisposta per fare il ticket per il pagamento per la sosta. Non è riuscito nell’operazione.
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“Ho parcheggiato la mia auto e sono andato a fare il ticket. Ho seguito le istruzioni ma per tre volte ho ricevuto messaggi di errore” – ha spirgato l’uomo. Ha poi concluso: “Che dovevo fare? Ho rinunciato e sono andato a cercare un altro parcheggio”.
Poi l’amara sorpresa. Ha ricevuto, infatti, avviso di addebito di ben 115 euro. L’uomo ha immediatamente fatto ricorso ma è stato tutto vano.
Il pensionato ha detto: “Ho fornito anche le prove dei miei ripetuti tentativi di pagamento. 115 euro è un’estorsione, un’ingiustizia bella e buona”. Il tempo nel parcheggio è stato perso nel tentativo di fare il biglietto.
Non c’è stato nulla da fare, i suoi appelli non hanno avuto esito favorevole. Il parcheggio di Lido è gestito da Parking Eye Ltd; un portavoce della ditta si è difeso sostenendo che in tutta l’area ci sono cartelli visibili che forniscono indicazioni su come utilizzare il parcheggio in modo corretto. A quanto pare, è possibile anche pagare tramite app sul cellulare o con le macchine user-friendly.
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I registri della società mostrano che è vero che in tre occasioni il pensionato abbia cercato di effettuare il pagamento e, per altrettante volte, ha ricevuto via SMS le linee guida per riuscire ad effettuarlo. Purtroppo, la sua scarsa dimestichezza con la tecnologia non è stata una difesa esaustiva.