Ti sei mai chiesto perché i parrucchieri sono chiusi proprio di lunedì? Il motivo è assurdo

Parrucchieri e barbieri sono generalmente chiusi ogni lunedì. Non è una scelta casuale. Ha a che vedere con motivazioni storiche poco conosciute. Nessuno avrebbe mai potuto pensare a una cosa del genere

Ti guardi allo specchio, osservi con attenzione i tuoi capelli e noti che c’è proprio qualcosa che non va. Hai voglia di rinnovamento, fare un taglio grintoso, dare sprint al colore e cambiare il look.

parrucchieri chiusi il lunedì
Parrucchieri e barbieri sono chiusi ogni lunedì, ma perché? Il motivo ha radici storiche. Tuttogratis.it (Foto da Pixabay)

Stai quasi per uscire ma improvvisamente ti blocchi. Ti ricordi che è lunedì: impossibile trovare un parrucchiere aperto. Il primo giorno della settimana, infatti, è di riposo per l’intera categoria, salvo rare eccezioni. Accidenti! Proprio ora che avevi trovato il coraggio di rivoluzionare il tuo aspetto dovrai attendere almeno 24 ore. Ma perché? Ti sei mai chiesto cosa ci sia dietro questa convenzionale scelta da parte di hair dresser e barbieri di fermarsi proprio questo giorno? Il motivo è più assurdo di quanto tu possa credere. Dietro c’è un efferato delitto.

Parrucchieri e barbieri chiusi ogni lunedì: la motivazione vi lascerà di stucco

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Parrucchieri e barbieri sono chiusi ogni lunedì, ma perché? Il motivo ha radici storiche. Tuttogratis.it (Foto da Pixabay)

Il motivo che starebbe alla base della chiusura di barbieri e parrucchieri ogni lunedì ha a che fare con un efferato omicidio accaduto nella città di Firenze di metà ‘700. Non è ben precisato se si tratti di un fatto realmente accaduto o di una credenza popolare tramandata nei secoli e giunta fino ai nostri giorni. Fatto sta che l’impatto è così grande da avere ripercussioni sul giorno di riposo di questa catergoria di lavoratori.

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Si dice che una donna di nome Mariuccia esercitasse il “mestiere più antico del mondo” poco distante distante dal Giardino di Boboli, in Via San Cristofano in zona Santa Croce. Siamo nel 1742. Venne ritrovato il suo cadavere: a quanto pare fu atrocemente sgozzata.

Si pensò che l’autore del delitto fosse un tale di nome Antonio di Vittorio Giani, giovane barbiere di 22 anni. Egli si dichiarò colpevole. Le ragioni che lo spinsero a compiere il gesto drammatico riguardavano i suoi sentimenti di gelosia.

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Il reo confesso fu condannato a morte come usanza dell’epoca tramite impiccagione in pubblica piazza. L’esecuzione avvenne di lunedì. Molti colleghi barbieri fiorentini accorsero per assistere. Per questo motivo lasciarono così chiusi i propri negozi.

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Da quel momento in poi il primo giorno della settimana è tradizionalmente un momento di riposo per i lavoratori di questo settore.

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