Sulla figura della Maestà imperiale Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, meglio conosciuta come Principessa Sissi, esiste un’attrazione diffusa. La sua vita fu tutt’altro che semplice con un epilogo tragico
La storia della vita di Elisabetta di Baviera (conosciuta come Principessa Sissi) ha sempre destato molta curiosità e interesse soprattutto per la serie di film e opere televisive incentrate sulla sua figura.
Sicuramente tra i più celebri vi sono i lungometraggi con protagonista l’attrice Romy Schneider, realizzati negli anni ’50. Più recentemente, nel 2021, Canale 5 ha proposto la serie tv “Sissi” con il volto di Dominique Devenport. Seppur aleggi un alone di romanticismo nei confronti di questo personaggio storico, il suo percorso non fu affatto semplice. Descritta come la donna più bella d’Europa, andò incontro a un destino tragico.
Sissi: non è tutto oro quello che luccica. Storia di una principessa triste
Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach nacque a Monaco di Baviera il 24 dicembre 1837. Dall’indole ribelle, in realtà non fu artefice del proprio destino.
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Amava lo sport, l’equitazione e aveva un’ossessione nel non superare i 50 kg di peso (era alta 1,72 m). All’età di 14 anni s’infatuò di Richard S. Lui, uno scudiero del padre. Il suo rango non era prestigioso quanto quello della ragazza e i due vennero allontanati, gettando Sissi nella disperazione.
Venne data in sposa all’imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria, il quale originariamente avrebbe dovuto sposare la sorella Elena ma fu colpito dall’avvenenza della più giovane Elisabetta. Quest’ultima divenne, quindi, Maestà imperiale. Pochi mesi dopo il matrimonio, rimase incinta della prima figlia, Sofia (1855), deceduta a soli due anni.
La principessa Sissi risultava essere poco adatta alla rigida corte di Vienna. Per questo motivo soffriva di stati di ansia, dovuti a turbamenti di origine psichica.
Nel 1856 partorì la secondogenita, Gisella, e nel 1858 diede alla luce un erede maschio, Rodolfo, destinato a succedere al padre. Non accadde mai. Rodolfo si tolse la vita all’età di 31 anni nel 1889.
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Nello stesso anno Elisabetta di Baviera fu vittima di un attentato organizzato dall’anarchico italiano Luigi Lucheni che la pugnalò al petto. Morì a causa di un’emorragia interna.
