Ancora novità per quanto riguarda il recupero crediti: ecco tutto ciò che dovete sapere e soprattutto gli ultimi cambiamenti.
La domanda che molti si pongono, quando si parla del recupero crediti, è cosa può venire pignorato. Ebbene, scopriamolo insieme e soprattutto vediamo com’è possibile difendersi.
Quando si parla di recupero crediti, ci si riferisce a una società che si occupa di recuperare una determinata somma di denaro. Quest’ultima, più specificatamente, corrisponde alla somma che un dato debitore deve a un altro soggetto, noto per l’appunto come creditore. Molto spesso, però, le cose sono o diventano molto più complesse di quanto si possa pensare e la preoccupazione di molte persone non fa altro che aumentare a dismisura. Noi di Tuttigratis.it, però, siamo qui per farvi una piccola confessione. Ovvero che avete in realtà dei diritti anche in caso di debiti: continuate a leggere per scoprire di più.
Lo sapevo che, per quanto riguarda il recupero crediti, avete dei diritti anche nel caso in cui avete dei debiti? Ecco tutto ciò che dovete sapere
Iniziamo con il porci la prima domanda quando si tratta del recupero crediti: ovvero cosa è possibile pignorare? Ebbene, tecnicamente possono essere pignorati tutti i beni del debitori, fatta eccezioni per determinati mobili di casa e quelli strumentali e necessari per il lavoro. E’ bene specificare, però, che quasi mai si arriva a una decisione così drastica.
Tendenzialmente, infatti, il recupero crediti tende a pignorare un quinto dello stipendio, alcune somme presenti sui conti correnti, automobili, case e altri beni di valore. In che modo avviene? Ci sono varie modalità, come ad esempio la diffida, il recupero telefonico o domiciliare, o per finire un processo giudiziario.
Ci sono però dei limiti che il recupero crediti non può superare e che servono appunto a rappresentare i nostri diritti come debitori. Innanzitutto hanno l’obbligo di rivolgersi solo all’interessato e mai a terzi. Inoltre, non possono violare un numero di telefono privato né contattare il debitore in orari irragionevoli.
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Sempre nei limiti del recupero crediti, troviamo il divieto di affissione circa avvisi di morta sulla porta dell’abitazione. O ancora è un diritto del debitore quello di non voler aprire la porta di casa o di vedere cancellati i propri dati una volta che il proprio debito risulta saldato. Per concludere, è assolutamente vietato diffondere o riferire informazioni falsi al debitore.
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Qualora vi si presenti davanti una di queste situazioni, c’è qualcosa che effettivamente potete fare per proteggervi dal recupero crediti. Come, ad esempio, segnalare il dato comportamento illecito e agire in giudizio.