Sempre più imprecisioni ed equivoci riguardo il bonus da 200 euro: per averli bisogna essere iscritti a questo ente
Il periodo che stiamo attraversando richiede davvero coraggio, perché è tra i più difficili che il nostro paese abbia mai attraversato.
Con l’inizio della pandemia ma anche con il post-pandemia, si è incrementata la crisi economica, causando una serie di disagi come l’aumento esponenziale delle utenze, il carburante e i beni di prima necessità. Lo stato, per andare incontro ai cittadini e far aumentare il potere di acquisto, ha messo a disposizione una serie di bonus e indennizzi, come quello da 200 euro. Questo è arrivato sulla busta paga di lavoratori che rispettavano i requisiti richiesti, ma anche sulle pensioni. Molti altri sono stati i bonus a favore dei cittadini, come quello casalingo, cultura, o psicologico. Sul bonus da 200 euro però ci sono state parecchie imprecisioni ed equivoci. Scopriamo quali sono le novità che riguardano questo bonus.
Bonus da 200 euro: chi sono i beneficiari e cosa bisogna fare per averlo
Il nuovo bonus da 200 euro riguarderà i lavoratori autonomi che nel 2021 hanno percepito un reddito non superiore ai 35.000 euro. Bisognerà però fare richiesta al proprio ente previdenziale dichiarando sia i requisiti che il reddito entro il 18 Maggio o all’Inps o alle Casse. A beneficiarne saranno i lavoratori autonomi e professionisti possessori di Partita Iva. Stiamo parlando di artigiani, commercianti, professionisti e coltivatori. Si tratta di un indennizzo che come sempre andrà a bloccare l’aumento dell’inflazione
Cosa occorre per beneficiare del bonus da 200 euro
I beneficiari del bonus che presenteranno domanda, devono essere già iscritti alle gestioni previdenziali quando è entrato in vigore il Decreto Aiuti quindi il 18 Maggio scorso.
Leggi anche-> Aumentato di 50 euro questo Bonus che tutti possono avere, anche senza ISEE!
È necessario inoltre che questi abbiano eseguito almeno un versamento, che sia totale o parziale per la contribuzione. La richiesta verrà fatta all’Inps o alla Cassa di Previdenza per i professionisti ordinistici, provando di percepire un reddito che va al di sotto di 35.000 euro.
Leggi anche-> Il nuovo bonus che fa davvero la differenza e stavolta la detrazione è del 75%!
Quindi bisogna attestare di essere liberi professionisti che non percepiscono pensioni. Di non aver beneficiato già di questo bonus, quindi come dipendente o pensionato. Di essere iscritto alla gestione previdenziale dell’Inps nella data in cui è entrato in vigore il Decreto Aiuti. Non si è ancora a conoscenza della data in cui verrà presentata la domanda perché dipende da quando il decreto firmato arriverà in Gazzetta.