Ogni giorno utilizziamo strumenti che potrebbero portarci a problemi elevati per la nostra salute: ecco i rischi che corriamo
Ogni giorno, ciclicamente, facciamo dei gesti che ci appaiono come naturali. Utilizzare lo smartphone, accendere il pc, la tv, o giocare ai videogiochi.
E talvolta lo facciamo con una totale naturalezza, utilizzando questi dispositivi anche quando in realtà non ne abbiamo effettivamente bisogno. Questo perché ormai questi sistemi di intrattenimento sono entrati di diritto nella nostra routine quotidiana, ignorando però il fatto che dietro di essi si nascondono molti rischi per la nostra salute.
Il rischio per la salute
Le console delle case più famose di videogiochi sono ormai sempre più evolute. Giochi di ruolo in cui l’utente è completamente avvolto in prima persona. Giochi che richiedono uno sforzo mentale e talvolta anche fisico, per portarlo a termine. Inoltre la nuova frontiera del videogioco è la possibilità di giocare on line, in team o con estranei confrontandosi quotidianamente con loro. E numerosi ragazzi, e non solo, passano ore ed ore davanti ai videogiochi con le cuffie alle orecchie.
Così come il continuo giocare on line sui siti di scommesse. Il rischio di danni alla salute è incredibilmente alto, molto di più di quanto si possa sospettare. Per questo ultimo caso, ovvero quello del betting on line, la sensazione di avere per le mani soldi non contanti e che quindi sembrano virtuali, comporta un compulsivo bisogno di giocare. E la ludopatia diventa una minaccia concreta quasi inevitabile. Anche perché oggi ci sono numerosi trucchi per provare a guadagnare on line, proprio giocando.
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La fascia dei giovani la più colpita
Oltre ai giochi a pagamento, c’è anche una vasta scelta di giochi gratis disponibili on line, che potrebbero aumentare la dipendenza. È stato dimostrato che l’uso prolungato e le ora ai videogames comporta cambi nella persona. Infatti alcuni giochi hanno proprio alla loro schermata iniziale, un avviso in cui in un certo senso fanno comprendere che potrebbero creare una seria dipendenza. E l’utente, molto spesso ragazzi tra i 14 ed i 19 anni, ne trovano davvero assuefazione. Il rischio di isolamento è concreto, inizia a manifestarsi il rifiuto di andare a scuola, un distacco verso la famiglia, con comportamenti anche molto aggressivi.
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Nei casi anche più estremi ci sono minacce di creare danni a sé stessi, come autolesionismo o addirittura emulazione di quanto vedono nei videogames. Oltre che minacce vere e proprie anche ai genitori. Infatti, alcune tra le tragedie più gravi che sono capitate, ad esempio, negli Stati Uniti in cui ragazzi hanno sparato all’impazzata, l’impostazione è proprio quella di un gioco di ruolo. Una tendenza di emulazione molto, molto pericolosa.