Non tutti lo sanno, ma l’ISEE si può abbassare in modo tale da poter richiedere tantissimi bonus: ecco qui il trucco geniale!
In questi due anni, e anche di più, di pandemia, abbiamo visto moltissimi bonus da poter richiedere.
La maggior parte di questi aiuti economici prevedevano, e prevedono, la presentazione dell’ISEE (indicatore della situazione economica equivalente). Questo documento, che puoi fare tramite CAF, patronato o autonomamente sul portale dell’INPS, attesta il reddito complessivo familiare. Infatti, per produrre questo documento devi presentare le giacenze e i saldi dei tuoi conti correnti, delle carte e libretti, beni mobili e immobili. Nel caso in cui l’ISEE venga abbastanza basso, puoi richiedere tantissimi bonus. Ma come fare quando invece l’ISEE è alto e quindi non ti dà diritto a nulla? Vediamo subito come risolvere il problema in modo semplice e velocissimo.
Abbassare l’ISEE è più facile di quanto pensi: ecco il trucco geniale
Nel momento in cui richiedi l’ISEE devi presentare tutta la documentazione del tuo reddito risalente a due anni prima. Quindi, per fartela breve, l’ISEE del 2022 si riferirà a tutti i redditi del 2020. Per abbassare l’ISEE ci sono diversi escamotage che puoi adottare nel caso venga troppo alto da non permetterti di richiedere nessuna agevolazione.
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Ad esempio, se quindi dal 2020 al 2022 hai avuto una riduzione importante del tuo patrimonio, dopo aver prodotto l’ISEE ordinario puoi fare quello corrente. Si tratta di un ISEE che tiene conto della tua situazione attuale e non di quella di due anni fa in quanto le cose potrebbero essere cambiate moltissimo per te economicamente. Anche l’ISEE corrente si può fare tramite CAF o patronato. Il valore dell’ISEE corrente però non è fino al 31 dicembre dell’anno in cui lo presenti, ma vale 6 mesi.
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Un altro metodo per abbassare il valore dell’ISEE è quello di uscire dal nucleo familiare. Infatti, se vivi con un coniuge o con dei familiari, i vostri redditi si sommano andando quindi ad alzare il valore dell’ISEE. Devi quindi spostare la tua residenza in un’altra casa. Infine, se hai delle proprietà che non hai in affitto, ma che fanno comunque rendita per l’ISEE, valuta la possibilità di concederle in usufrutto in modo tale che non graveranno più sul tuo reddito annuo.