Bambina incinta dopo violenza reiterata subita dal patrigno: diventa scontro politico

Una bambina di soli 10 anni, residente nell’Ohio, è rimasta incinta dopo aver subito violenza sessuale dal compagno della madre. Dopo la sentenza anti abortista della Corte Suprema la vicenda diventa scontro politico

Ha solo 10 anni la bambina che ha subito ripetuti abusi sessuali da parte del compagno della madre in Ohio, Stati Uniti, e che sarebbe rimasta incinta dopo gli atti di violenza.

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Violenza sessuale ai danni di una bambina di 10 anni rimasta incinta Tuttogratis.it (Foto da Pixabay)

Sotto accusa è finito Gerson Fuentes, 27 anni, immigrato clandestino proveniente dal Guatemala, che si sarebbe approfittato della fiducia della piccola. É stato posto in stato di fermo lo scorso 12 luglio e apparirà di fronte alla Corte già lunedì prossimo. Fuentes è reo confesso: ha ammesso di aver violentato la bambina almeno due volte.

Bambina rimasta incinta dopo una violenza: sgomento dopo la sentenza USA sul tema dell’aborto

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Gerson Fuentes, accusato di violenza sessuale ai danni di una bambina di 10 anni rimasta incinta Tuttogratis.it (Foto da Twitter)

Come riportato dai colleghi del magazine britannico Metro.co.uk, è stata la madre della bambina violentata e compagna del reo confesso stupratore a far scattare le indagini lo scorso 22 giugno. Tuttavia, secondo circostanze ancora da chiarire, sembrerebbe che in un primo momento lei stessa abbia fatto di tutto per coprire le responsabilità di Gerson Fuentes. 

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La vicenda, già terribile di per sé, ha attirato l’attenzione mediatica globale poiché giunge in vicinanza della decisione sbalorditiva della Corte Suprema degli Stati Uniti che abolisce la sentenza sul diritto all’aborto. I singoli Stati saranno liberi di applicare le loro leggi in materia. Gli apripista sono stati i super conservatori Texas e Missouri, rendendo l’aborto illegale.

Così è anche in Ohio, stato dove vive la bambina di soli 10 anni rimasta incinta in seguito alla violenza subita dal compagno della madre.

La CNN, tuttavia, riporta che la vittima avrebbe già subito un aborto medico il 30 giugno. Affinché potesse essere sottoposta a tale procedura è stata costretta, già fortemente traumatizzata, a trasferirsi in Indiana dove ancora è possibile abortire legalmente.

Al riguardo è intervenuto il presidente Joe Biden: “Stuprata e incinta di un mese e mezzo. Già traumatizzata, e costretta a viaggiare in un altro Stato a 10 anni. Immaginatevi di essere quella bambina. Sono serio, immaginate solo di essere quella bambina”, aveva dichiarato in una conferenza stampa.

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La risposta degli oppositori repubblicani è stata repentina: “Lo stupratore è un immigrato clandestino, entrato perché non sono state protette le frontiere. Trump aveva ragione, come sempre”.

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