Cosa rischi se non paghi il 730

Devi assolutamente sapere cosa succede se non paghi le tasse quando fai il 730: la risposta non è così scontata come pensi.

Siamo a giugno e la scadenza per fare la dichiarazione dei redditi è davvero alle porte. Se hai un’attività commerciale, sei possessore di partita IVA oppure hai dei redditi extra rispetto al tuo lavoro da dipendente, devi fare la dichiarazione dei redditi.

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Cosa rischi se non paghi il 730 – Tuttogratis.it (Foto di naor eliyahu da Pixabay)

Si tratta di un documento che puoi fare sia dal commercialista oppure recandoti ad un CAF o patronato che si occupi di materia fiscale. Tramite il 730 i contribuenti dichiarano tutti i redditi percepiti durante l’anno precedente e devono pagare le imposte, e ne caso di liberi professionisti anche i contributi previdenziali utili per la pensione. Durante la dichiarazione dei redditi devi anche portare fatture e scontrini di tutte le spese che possono essere detratte dalle tasse usufruendo dei vari bonus edilizi ad esempio, oppure puoi detrarre le spese mediche e veterinarie. Quando farai la dichiarazione dei redditi dovrai versare le tasse per l’intera annualità e poi anche un acconto sulla prossima che però puoi dividere in sei rate. A novembre poi dovrai saldare l’altra metà per cui avevi pagato l’acconto. Insomma, un mucchio di spese proprio a cavallo dei mesi estivi e poi di Natale a novembre del 2022. Ma cosa succede se non paghi le tasse? La risposta non è così scontata come può sembrare.

Ecco cosa rischi se non paghi le tasse del 730

cosa succede se non paghi il 730
Ecco cosa rischi se non paghi le tasse del 730 – Tuttogratis.it (Foto di naor eliyahu da Pixabay)

Devi sapere che evadere le tasse è un reato e che quindi vai in contro a tutta una serie di problemi e di provvedimenti. Se non paghi, paghi in ritardo oppure non versi tutte le somme dovute, avrai una bella sanzione. Addirittura l’importo che devi pagare aumenterà del 30% e dovrai anche versare un importo per le spese legali. Per ridurre la sanzione puoi avvalerti del “ravvedimento operoso” che serve per ridurre la multa e ricalcolarla in base ai giorni di ritardo del pagamento. Puoi usare questo metodo nel momento in cui ti arrivano a casa atti di accertamento o liquidazione. 

Nel caso in cui non sei intenzionato a pagare le tasse, il tuo debito verrà trascritto all’Agenzia delle Entrate Riscossione che provvederà alla notifica dell’atto di pagamento che potrai contestare o pagare entro 60 giorni. Se non impugni la cartella e non paghi il debito potrai subire il pignoramento del conto corrente, dei tuoi beni ed anche il fermo amministrativo della tua automobile che non potrai più usare finché non ripaghi il debito. Ti ricordo che l’importo della cartella esattoriale può essere rateizzato tramite una richiesta all’Agenzia delle Entrate Riscossione.

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