Rendere il proprio curriculum interessante subito dopo la laurea non è un’esperienza tutt’altro che facile. Molti studenti si laureano a pieni voti, ma poi si ritrovano sprovvisti di requisiti pratici. Ci si deve, quindi, ingegnare per rendere il proprio CV appetibile per le aziende.
A fine studi il curriculum vitae diventa il documento più importante per qualsiasi neo-laureato. Si tratta del primo mezzo utile che si ha per presentarsi alle aziende e per questo deve subito dare nell’occhio.
Accorgimenti grafici a parte, il CV deve anche contenere della sostanza che possa rendere il profilo interessante per un’azienda che cerca un candidato. Per questo motivo, un neo-laureato deve ingegnarsi per trovare dei modi in cui incuriosire.
Essersi laureati a pieni voti non basta più. L’accesso alle università si è ampliato moltissimo negli ultimi anni, per cui una fetta sempre maggiore di persone riesce avere accesso ad un’istruzione di alto livello. I candidati che concorrono per lo stesso posto sono davvero tanti, per cui è necessario rendere il proprio percorso unico.
Certificazioni e volontariato
Esistono alcuni modi per arricchire ed allungare le esperienze che si inseriscono nel proprio curriculum. In questi casi, bisogna ricordare che tutto fa brodo, quindi ogni momento, per quanto possa apparire insignificante in un primo momento, nell’insieme è in grado di fare la differenza.
Un modo per distinguersi è quello di acquisire una serie di competenze, in particolare digitali e linguistiche che possono dimostrare il possesso di un livello leggermente sopra la media. Da questo punto di vista è utile sapere che esistono dei portali totalmente gratuiti per poter ottenere questo tipo di certificazioni.
Questo metodo incrementa in modo notevole le competenze teoriche – seppure queste siano poi da applicare in un campo pratico.
Tuttavia, c’è anche la possibilità di fare delle esperienze più pratiche che possano permettere di fare un percorso più “concreto”. Con il Servizio Civile Internazionale ed il Servizio Volontario Europeo, è possibile vivere un periodo all’estero prestando servizio per delle organizzazioni non-profit. E’ vero che non ci sono dei guadagni monetari, ma a livello di curriculum si tratta di vere e proprie perle.