Gli investimenti riguardo al vino regalano certezze. Scopriamo i nuovi dati dei profitti di questo settore.
Investire sul vino potrebbe essere proprio una buona idea
Liv-Ex è una piattaforma di riferimento del mercato secondario, che nel 2021 ha superato tutti i record possibili. Inoltre emerge che i fine wines hanno avuto un rendimento incredibile, ma scopriamo di che si tratta. Il rendimento dei fine wines è del 10,46% all’anno, negli ultimi 3 anni e stando a Oeno Group, l’agenzia inglese che si occupa di consentire ai privati di investire in vino, facendo ottenere profitti notevoli.
Secondo il report svolto nel 2021 da Barclays Wealth & Investment, si stima che oltre un quarto della popolazione con grandi capitali ha una collezione di vino da un valore di almeno al 2% del loro intero patrimonio.
L’investimento dei vini, in particolare n Italia ha una certa importanza, gli stessi dati dello Liv-Ex ne sono la diretta testimonianza. Il vino ha un peso nel nostro paese, un peso che è passato da appena l’1% dell’intero mercato secondario a quote di 15-16%, in soli 10 anni. Questo è il motivo per cui Oeno Group si pone come finalità quello di aprire le porte di un settore d’investimento. Dato che non si rivolge solo agli amanti del prodotto ma soprattutto a quelle persone meno esperte di vini pregiati che sono desiderosi di capirne di più, in particolare sotto un’ottica di guadagno.
L’investimento dei vini, in particolare n Italia ha una certa importanza, gli stessi dati dello Liv-Ex ne sono la diretta testimonianza. Il vino ha un peso nel nostro paese, un peso che è passato da appena l’1% dell’intero mercato secondario a quote di 15-16%, in soli 10 anni. Questo è il motivo per cui Oeno Group si pone come finalità quello di aprire le porte di un settore d’investimento. Dato che non si rivolge solo agli amanti del prodotto ma soprattutto a quelle persone meno esperte di vini pregiati che sono desiderosi di capirne di più, in particolare sotto un’ottica di guadagno.
Ashley Ling, head of Europe Oeno Group ha dichiarato che la nostra nazione si conferma come uno dei mercati più forti a livello internazionale. Dopo il 2021 che ha visto una svolta più che positiva, sia i consumatori e collezionisti hanno iniziato a percepire maggiormente l’eccezionale valore del made in Italy.
In questo settore, inoltre, ha una copertura efficace in condizioni di inflazione e questo porta gli investitori a spostarsi in quei mercati alternativi come appunto quello del vino.