Lavorare in nero significa non avere un regolare contratto con il proprio datore di lavoro. Cosa succede se però ti fai male sul posto di lavoro? Puoi tutelarti? Scopriamolo insieme.
Se lavori in nero per qualcuno e subisci un infortunio sul posto di lavoro, sappi che anche tu puoi tutelarti. Quando è un dipendente assunto regolarmente a farsi male sul posto di lavoro, il risarcimento del danno viene pagato dal datore di lavoro per i primi giorni, poi è l’INAIL ad occuparsi dell’indennità da versare al dipendente.
Avere quindi un contrato a norma di legge è sempre una scelta saggia. Infatti, anche dal punto di vista previdenziale, ovvero del versamento dei contributi per ottenere poi la pensione, se hai un regolare contratto il datore di lavoro deve versarli all’INPS. Invece, se non sei assunto, non hai diritto ai contributi, alle ferie, ad avere giorni retribuiti per malattia o permessi. Ti ricordo, tra l’altro, che è illegale dal punto di vista giuridico far lavorare qualcuno senza che ci sia un contratto. Ma sappiamo entrambi che a volte si è costretti ad accettare questo tipo di impiego perché non ci sono alternative. Se lavori in nero, devi assolutamente conoscere questo aspetto che riguarda gli infortuni sul lavoro. È molto importante che tu sappia come tutelarti al meglio. Corro subito a spiegarti tutto.
Lavorare in nero non significa che tu non abbia nessun diritto, anzi hai sempre un’arma da utilizzare per ottenere ciò che ti spetta. In pratica, se subisci un infortunio sul posto di lavoro e non hai un regolare contratto, puoi denunciare l’evento. In poche parole, per avere una tutela devi denunciare l’infortunio all’INAIL dandone comunicazione. Dovrai fornire i dati dell’infortunio ovvero il giorno, l’ora, il luogo e le circostanze in cui ti sei fatto male; poi dovrai avere dei testimoni e dichiarare quali sono le tue mansioni sul luogo di lavoro. Infine, devi anche allegare il certificato medico.
Oltre a dover denunciare l’infortunio all’INAIL devi anche richiedere la regolarizzazione della tua posizione lavorativa tramite l’Ispettorato del Lavoro. Dovrai allegare questa ulteriore denuncia alla documentazione che presenti all’INAIL. Il datore di lavoro dovrà poi pagare delle sanzioni, stipulare con te un regolare contratto e pagare i contributi all’INPS e all’INAIL per i mesi in cui hai lavorato senza contratto.
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