È sempre molto importante essere informati sui propri diritti, sia mentre si è un dipendente (pubblico o privato) sia quando si perde il posto di lavoro. Le somme del TFR e della liquidazione sono un diritto imprescindibile per i lavoratori che hanno perso il proprio impiego, ma non tutti sanno come tutelarsi al meglio.
Quando un rapporto di lavoro termina, per volere del datore di lavoro o del lavoratore stesso, quest’ultimo ha diritto a delle somme molto importanti. Questi importi riguardano il TFR, ovvero il “trattamento di fine rapporto” detto anche liquidazione o “indennità di buonuscita”.
È davvero molto importante conoscere i propri diritti quando si perde il lavoro, anche perché, con i tempi che corrono, di certo non puoi permetterti di rinunciare a queste somme che ti spettano di diritto.
Indipendentemente da quale sia la natura della cessazione del rapporto di lavoro, hai comunque diritto a percepire queste indennità. Infatti, non importa se tu sia stato licenziato dal tuo datore di lavoro oppure che tu ti sia dimesso volontariamente, con o senza la giusta causa e addirittura se tu sia andato in pensione. Infatti, questi importi devono essere erogati anche a chi ha maturato gli anni di servizio ed ha deciso di andare in pensione. Mi raccomando, informati per bene al riguardo e non rinunciare a quelli che sono i tuoi diritti.
Il TFR ti spetta nel caso in cui tu abbia perso il tuo impiego come lavoratore dipendente, sia nel settore privato che in quello pubblico. Per quanto riguarda il trattamento di fine rapporto per gli ex dipendenti pubblici i tempi per i pagamenti sono questi:
Nel caso in cui il TFR superi i 50 mila euro, ti verrà pagato in più rate annuali. Per quanto riguarda invece i dipendenti del settore privato, le tempistiche sono molto più brevi. Infatti, di solito i termini per il pagamento del TFR per i dipendenti privati sono di circa 30-45 giorni. Tutto dipende dai termini stabilii dal contratto nazionale della categoria di riferimento.
È molto importante fare presente che non può essere pagato in contanti, ma il pagamento deve essere effettuato in modo tracciabile come con un bonifico bancario o un assegno. Nel caso in cui il tuo ex datore di lavoro dovesse non versarti il TFR potrai rivolgerti all’ispettorato del lavoro competente sul tuo territorio.
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