Per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico vediamo quali dovrebbero essere i requisiti necessari.
I dati di bilancio 202072021 ad oggi, del nostro sistema pensionistico ci dicono che è sostenibile e sarà cosi anche nei prossimi 15 anni cosi che baby boomer nati nel dopoguerra si saranno pensionati solo ad alcune condizioni, che ora vi proporrò.
Aspettative di vita ed età
L’età pensionabile ad oggi è tra le più basse in Europa (circa 63 anni l’età effettiva in Italia contro quasi 65 della media europea) l’aspettativa di vita è da noi la più elevata a livello mondiale evitando la quota 100 che ha favorito i dipendenti pubblici e il lavoro “nero” .
Lavoro “Senior”
Le politiche di invecchiamento sono a favorire un’adeguata permanenza al lavoro “Senior” della popolazione, questo punto ha bisogno di due motivazioni principali:
- il lavoro deve essere riorganizzato e deve prevedere un cambio di contratto, adeguando la tipologia dei lavori alle età delle persone evitando che a 65 anni si possono fare lavori pericolosi;
- la prevenzione è essenziale, sia per verificare lo stato di salute dei lavoratori al fine di evitare infortuni sul lavoro ma anche per affrontare una vecchiaia in perfetta salute, di cui l’Italia non è nei primi posti della classifica.
Formazione professionale
La formazione professionale sul luogo di lavoro è importante per intensificare e ottimizzare le persone ad essere pronte al lavoro.
Record di pensionati
Un cambio da parte del nostro Paese, che ad oggi vede la nostra spesa pubblica concentrata sui sussidi e organizzare il lavoro produttivo. E’ importante avere un giusto rapporto fra il periodo di vita lavorativa e di contribuzione con la durata della pensione, cosi da evitare durate troppo lunghe che non facciano assumere i giovani, su cui incombe il pagamento delle pensioni e sono a carico dei lavoratori che si trovano vicino al pensionamento a età regolari: ad oggi oltre il 34% dei 16 milioni di pensionati giova di questo trattamento da oltre 20 anni e la metà di questi da oltre 30 anni ; circa 476 mila pensioni vengono pagate da oltre 40 anni tra il pubblico e il privato.
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Rivedere la legge Fornero
La legge ormai in vigore da parecchio tempo dovrebbe essere revisionata in alcuni punti:
- flessibilità in uscita a 64 anni di età e 38 anni di contribuzione escludendo la maternità e riscatti;
- l’attuale quota 102 in vigore dovrebbe essere aggiornata alle aspettative di vita, da quest’anno il 90% dei potenziali pensionati si trovano nel regime misto cioè quelli che hanno cominciato a lavorare dopo il 1/01/1996 dovrebbe anticipare la pensione di almeno 3 anni.
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Contributi e aspettative
In Francia e in Germania lavora la metà della popolazione mentre In Italia lavora solo un terzo e facendolo lavorare solo con 41 anni di contributi servirebbe ad indebitare ulteriormente il nostro paese.
Per quanto riguarda i contributi, se utilizziamo le regole fin qui descritte dovremmo fare un calcolo pari a 2,8 volte la pensione sociale che ad oggi è (468 euro) mentre per arrivare al pensionamento anticipato saresti costretto a lavorare fino a 71 anni di età. Per calcolare la pensione sociale si dovrebbe calcolare la pensione minima con la differenza della pensione effettivamente maturata.
Un punto di vitale importanza per avere sotto controllo i conti è di non dare troppe anticipazioni da giungla pensionistica.