Chi può guardare dentro il contro in banca degli altri? Non tutti sanno ma non è un’operazione che può fare solamente il fisco.
Spiare il conto in banca di altri è un’operazione che non può essere attuata solamente dal fisco, ma anche da enti locali e persino creditori, vediamo insieme chi altri coinvolge quest’operazione e quali sono le circostanze. Prima di tutto è importante considerare anche che la direttiva europea 2019/1153, ha ampliato il ventaglio di quei soggetti che possono conoscere l’ammontare del denaro che possediamo sui nostri conti in banca. Ovviamente solamente qualora ci fossero in discussione dei reati.
Chi può spiarti il conto in banca
Come anticipato spiare il conto corrente è un’operazione che può essere fatta e non è riservata unicamente al Fisco. I soggetti che possono di fatto controllare il conto corrente altrui, lo fanno per avere informazioni su questioni come entrate, spese e giacenza media.
Con la direttiva europea sopra citata non solo i soggetti sono aumentati ma ci sono delle disposizioni precise per effettuare questi controlli. Ad esempio, qualora ci fosse un illecito come riciclaggio di denaro o finanziamento del terrorismo.
Vediamo quali sono i soggetti che nello specifico possono accedere a tutte queste informazioni riguardo i nostri conti correnti.
- Agenzia delle entrate: sono le prime autorità che hanno la possibilità di accedere ai conti dei contribuenti. Non solo guardano entrate, uscite e prelievi, ma anche molto altro come i conti deposito, deposito titoli, buoni fruttiferi postali, conto terzi, prodotti assicurativi, investimenti di vario genere e carte di credito.
È la banca che concede la possibilità all’Agenzia delle entrate, accede a questi dati per controllare che non ci siano operazioni di evasione fiscale.
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- Guardia di Finanza: quest’autorità lavora insieme all’Agenzia delle entrate per trovare evasori fiscali chi si occupa di riciclaggio di denaro. Analizzano dati come movimenti del conto, saldo e giacenza media.
Enti locali: comuni, Province e Regioni hanno la possibilità di controllare i conti bancari per un motivo preciso. Ovvero quello di facilitare la riscossione di tasse e tributi.
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- Creditori: questa categoria può avere questa autorizzazione, solamente se data da un giudice. Quindi qualora ci fossero dei debiti, il creditore potrebbe muoversi tramite un decreto ingiuntivo, o anche tramite una causa per ottenere una condanna. In questo specifico caso, il creditore può ottenere l’accesso all’Archivio dei rapporti finanziari e sapere in quale banca il debitore ha aperto un conto corrente, e quindi procedere con un pignoramento.