Se non sai a quanto ammonta la tua tredicesima ecco come puoi rimediare. Basterà un piccolo calcolo per sciogliere ogni dubbio.
Sappiamo già che il mese caldo per la tredicesima è dicembre e mediamente sono oltre
35 milioni di persone tra pensionati e lavoratori dipendenti. Non dipende dal tipo di accordo lavorativo, la retribuzione è per chi ha un contratto a tempo determinato, indeterminato. Qualcosa cambia nel momento in cui si parla di un contratto part-time, in questo caso non si può parlare di tredicesima, ma di un tipo di retribuzione oraria maggiorata.
Tredicesima: come funziona e come si calcola
Tra gli esclusi invece ci sono i tirocinanti e stagisti, gli amministratori, i lavoratori a progetto e i liberi professionisti.
Dobbiamo considerare che la tredicesima viene data in una sola soluzione. Non è prevista una data prestabilita, soprattutto nel settore privato. Tendenzialmente il versamento viene effettuato prima di Natale, anche per incentivare i consumi del periodo.
Per quanto concerne i dipendenti pubblici, la tredicesima viene elaborata con il cedolino di dicembre ed erogata tra 10 e 20 dicembre, dipende dal settore di riferimento e dal contratto.
Ma andiamo nel cuore del discorso: come si calcola. Per capire la somma che verrà elargita bisogna considerare che sarà pari a un dodicesimo del totale percepito in un anno.
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Basta moltiplicare lo stipendio mensile per i mesi lavorativi e dividere tutto per 12. Prendere come riferimento la cifra dello stipendio fisso lordo, senza ore extra e bonus. Si possono includere i congedi di maternità, paternità, matrimoniali, infortuni e malattie. Secondo lo studio di Confesercenti e Swg, la tredicesima va direttamente in consumi, soprattutto in tutte quelle spese dedicate alla famiglia.
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Gli italiani mediamente spendono quasi 15,7 miliardi. Rispetto all’anno precedente sono 3,3 miliardi in più, ovvero una crescita di 27,4%.