L’autunno è famoso per le caldarroste ma non solo. Ci sono molti frutti che hanno proprietà, ce n’è uno però che ha proprietà antiossidanti
Con l’arrivo dell’autunno, la natura si trasforma in una tavolozza di colori e sapori, e i frutti autunnali diventano i veri protagonisti della stagione. Mele, pere, uva e melograni sono solo alcune delle delizie che ci offre questo periodo dell’anno.
Questi frutti non solo soddisfano i nostri palati con la loro dolcezza succosa, ma portano con sé un tesoro di benefici per la salute. Le mele, ad esempio, sono ricche di fibre e antiossidanti, favorendo la digestione e rinforzando il sistema immunitario. Le pere, con la loro consistenza croccante, forniscono preziose vitamine e minerali che supportano la salute cardiovascolare.
L’uva, con la sua dolcezza naturale, è un’autentica bomba di antiossidanti, mentre ce n’è uno, noto come “frutto dell’eternità”, che è ricco di polifenoli che contribuiscono alla prevenzione di molte malattie. Con il cambio di stagione, incorporare questo frutto autunnale nella nostra dieta non solo rende i pasti più deliziosi, ma contribuisce anche al nostro benessere complessivo. Scopriamo qual è questo frutto.
Il frutto in questione è il melograno. La sua stagione si estende da fine novembre agli ultimi giorni di gennaio, offrendo un’esplosione di vitamine e antiossidanti che sembrano progettati per affrontare i mesi freddi e grigi dell’inverno. Ecco cinque curiosità su questo frutto affascinante, originario dell’Oriente e legato a numerose leggende, noto non solo per la sua bellezza visiva ma anche per il suo sapore irresistibile e le proprietà benefiche.
Il succo di 100 grammi di arilli, comunemente chiamati semi di melograno, contiene il doppio degli antiossidanti delle more, il triplo dei mirtilli e addirittura il quadruplo delle arance. Nella cucina indiana, i semi di melograno essiccati, noti come anardana, sono utilizzati per insaporire una vasta gamma di piatti, dalla aloo gobi ai pakora, fino a vari tipi di chutney. Il melograno, considerato un potente afrodisiaco, condivide questa fama con il cioccolato.
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Il piatto tradizionale persiano Khoresh, a base di anatra e salsa di melograno con noci, zucchero, zafferano e cannella, era inizialmente preparato con anatre nutrite con semi di canapa e olive. Secondo la mitologia greca, Ade, il dio degli inferi, rapì Persefone, costringendola a diventare sua sposa. La madre di Persefone, Demetra, dea delle messi, interruppe la crescita del grano in vendetta.
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Zeus ordinò ad Ade di restituire Persefone al mondo dei vivi, ma attraverso un inganno: la fece assaporare semi di melograno prima di liberarla, poiché questi avevano il potere di trattenere chiunque li avesse mangiati negli inferi. Persefone poté tornare al mondo dei vivi solo temporaneamente, trascorrendo metà dell’anno tra i vivi e metà tra le ombre, una storia mitologica che ancor oggi affascina.
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