Da questo giugno non saranno più possibili affitti in centro. Ma di cosa si tratta, e quale città va ad impattare? Ecco cosa bisogna sapere.
In un periodo molto complicato per quanto riguarda il mercato immobiliare, arriva una notizia al quanto singolare. Sia case in affitto che in vendita, in seguito all’aumento del carovita, hanno subito una grossa frenata. I costi sono lievitati sensibilmente anche a causa di una forte impennata da parte dei turisti nel nostro paese. Paese che, fortunatamente sotto il punto di vista turistico, si è ripreso alla grande.
Di già gli italiani sono molto dubbiosi se pagare un affitto oppure fare un mutuo, in quanto entrambi possono avere dei pro e dei contro. Il fitto, se arredata già la casa, può essere una buona soluzione. Mentre per quanto riguarda gli acquisti, ovviamente, non si è all’oscuro di tutte le garanzie che bisogna ottenere per aggiudicarsi un mutuo. E poi lavori, arredo casa, e quant’altro, cambiano notevolmente i conti da fare.
Ma ad oggi, l’ago della bilancia si sposta sulla questione esclusivamente riguardante gli affitti. Al centro storico arriva una norma che sancisce di fatto lo stop agli affitti in centro. Una soluzione singolare: ma da cosa deriva questa decisione, e soprattutto dove non sarà possibile? Ecco cosa sta accadendo e soprattutto i motivi di questa decisione.
Durante i giorni di festa, a cavallo dei ponti, si registrano numeri da record di turisti che invadono le nostre città. Sono soprattutto turisti che prendono d’assalto i nostri centri abitati. E trovare una sistemazione per il soggiorno è molto difficile. Ma una novità sta impattando un centro storico meraviglioso: Firenze. Il sindaco Nardella, infatti, con una norma ha messo uno stop agli affitti in centro brevi, di case vacanze ed Airbeb.
Il motivo riguarda la ripopolazione dei centri città che sono sempre più poveri di residenti. Ovunque, infatti, nelle principali città, ci sono tantissimi cartelli di affitti brevi. Mettono certamente in moto la macchina del turismo, ma dall’altro lato svuotano i centri di cittadini abbassando la soglia di residenza. L’intenzione è di riportare di più i centri abitati in mano ai cittadini.
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Allo stesso tempo però, garantire una forza di accoglienza delle strutture ricettive per tutti i turisti che arrivano a frotte in Italia. Una decisione che fa storcere il naso a qualcuno, e che prende l’assenso di Federalberghi. Si assiste, infatti, in maniera sempre più frequenti, a centri cittadini che si stanno trasformando in soli viavai di turisti, con pochi cittadini residenti. Su tutte Firenze, ed anche ad esempio Venezia.
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Tale decisione non sarà retroattiva. Non impatterà quindi gli affitti già in piedi e presi prima di questo giugno. Infatti, tale norma, è in vigore a partire da questo giugno. Il sindaco promette incentivi, tra tutti l’annullamento dell’IMU sulla seconda casa, su quei proprietari che faranno un passo indietro e porteranno la loro unità abitativa ad un affitto a lungo termine.
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