Dopo aver parlato solo di aumenti in ambito di caro vita, e quindi aumento di prezzi di beni alimentari, carburante e bollette, si parla finalmente di aumenti alle pensioni.
Finalmente una piccola parentesi positiva per contrastare l’inflazione che ci sta mettendo K.O. Negli ultimi tempi è aumentato davvero tutto, ma quello che sta preoccupando più di ogni altra cosa, è sicuramente il caro bollette.
Lo Stato, insieme all’INPS, sta cercando in ogni modo di intervenire a favore della popolazione, soprattutto della fetta di popolazione più povera, che ha bisogno di maggiore sostegno. Ci sono stati diversi bonus in questo 2022 per andare incontro alle esigenze dei cittadini, alcuni sono in scadenza per il 31 dicembre 2022, altri invece verranno rinnovati.
Buone notizie per i pensionati in vista del nuovo anno. Nel 2023 è previsto un aumento delle pensioni, ma non tutti li riceveranno a gennaio: scopriamo tutti i dettagli.
Aumento delle pensioni: cosa succederà col nuovo anno
Se si ha una pensione che arriva fino a 2.102,52 euro, ci sarà una rivalutazione del 7,3%. La maggior parte delle persone riceveranno questo aumento automatico nel mese di gennaio ma non per tutti sarà così. Alcuni, infatti, dovranno aspettare circa un mese per ricevere la pensione rivalutata.
Quindi a gennaio la riceveranno solo coloro che hanno una pensione entro quattro volte la minima. Tutte le altre persone la riceveranno a febbraio. Tutti coloro che superano i 2.101,52 euro di pensione riceverà l’aumento, solo dopo l’entrata in vigore della legge di Bilancio, quindi il 1 gennaio 2023. La rivalutazione sarà quindi applicata con il cedolino di febbraio.
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Tuttavia, non c’è da preoccuparsi perché chi li riceverà a febbraio, potrà beneficiare anche degli arretrati di gennaio, quindi non si andrà a perdere nulla, si riceveranno solo con un mese in ritardo.
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Non solo aumenti alle pensioni nel 2023
Non saranno però solo rose e fiori per i pensionati, perché non avverrà solo un aumento di pensione ma anche delle trattenute fiscali. Nell’assegno che si riceverà a febbraio, oltre all’IRPEF, ci saranno anche trattenute comunali e regionali. Si possono però pagare pure a rate e cominceranno da gennaio.