Il Reddito Di Cittadinanza è oggetto di polemiche già da un bel po’ di tempo: con le manovre del nuovo governo, ecco a chi verrà tagliato
Non è un mistero che i percettori del Reddito Di Cittadinanza abbiano dubbi riguardo la permanenza del sussidio. Da quando è salito al potere il nuovo esecutivo, le probabilità di tagli e modifiche sono molto alte.
Malgrado questo incentivo abbia fallito nel suo intento. Era infatti nato con lo scopo di favorire posti di lavoro per i disoccupati, è stato di grande aiuto nel periodo post pandemia. Ci sono infatti state diverse truffe, e questo si è trasformato nel cosiddetto Reddito dei fannulloni, ovvero coloro che non hanno voglia di lavorare e tirano avanti con questo aiuto dello Stato.
Come abbiamo detto però, è stato di grande aiuto per le famiglie in difficoltà, soprattutto in questo periodo di crisi internazionale e inflazione che ha causato parecchi rincari su beni e servizi di prima necessità. Con la formazione del nuovo governo di centro destra molte cose cambieranno.
Molto probabilmente il RdC non verrà abolito ma sarà oggetto di diverse modifiche. Un primo taglio riguarderà proprio loro: scopriamolo.
Reddito Di Cittadinanza: a chi verrà tagliato
Ci saranno quindi alcune manovre a livello finanziario. Il taglio non riguarderà solo coloro che giù percepiscono l’indennità, ma anche coloro che proveranno a farne domanda per la prima volta.
Si prevedono un gran numero di domanda vista l’attuale situazione finanziaria. Chi ha meno di 60 anni però dovrà dire addio a questo incentivo. Quindi il Reddito Di Cittadinanza sarà collegato all’età anagrafica. Chi ha meno di 60 anni compiuti, e non ha problemi che gli impediscono di lavorare, non percepirà il Reddito. E se provasse a fare domanda, questa verrà respinta.
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Ovviamente questo provvedimento è stato attuato per non farla fare franca a coloro che non vogliono lavorare e vedono nel Reddito Di Cittadinanza un’alternativa comoda. Questo incentivo non durerà per sempre, almeno è quanto stato detto dal sottosegretario al Ministro del Lavoro. Inoltre non ci saranno rinnovi oltre i 18 mesi.
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Trascorsi i 18 mesi, ci saranno 6 mesi di pausa e solo dopo altri 12 mesi di incentivo. Dopodiché ci saranno altri 6 mesi di pausa e poi 6 mesi di indennità, quindi per un totale di 36 mesi. I 6 mesi di pausa però saranno ottimizzati attraverso corsi di formazione che favoriranno l’ingresso nel mondo del lavoro.
