L’incidente stradale è un tema giornaliero: le sue regolamentazioni sono fondamentali. Ecco una novità che riguarda il risarcimento
La questione riguardante la regolamentazione degli incidenti stradali e dei relativi risarcimenti, è sempre un tema di grande attualità.
Ci sono sempre diverse interpretazioni e alla luce di queste, bisogna partire da dati oggettivi regolamentati da apposite norme che possano dissipare ogni tipo di dubbio.
E proprio in tema di risarcimento, una norma ha fatto luce su una questione molto importante che di fatto accende il focus su situazione che apparentemente sembrano chiare.
In realtà potrebbero avere colpe completamente diverse da quelle che si pensano. Ecco di cosa si tratta.
Troppo spesso gli automobilisti, conducenti si ciclomotori o mezzi pesanti, sono soggetti a distrazioni che possono compromettere seriamente l’incolumità di chi in quel momento è su strada. Ed ecco che sono stati introdotte quindi le responsabilità civili e penali. Atteggiamenti che portano a multe molto salate, e nei casi più gravi anche a morte.
Il numero in Italia di morti per incidenti stradali è ancora incredibilmente alto, ma non sempre la colpa è degli automobilsiti. Ci sono delle categorie che troppo spesso non seguono le norme stradali. Si pensi ad esempio a chi guida monopattini elettrici o i ciclisti. E proprio su questi ultimi, una recente sentenza della Cassazione 34942, del settembre 2022.
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Di fatti un ciclista asseriva che il conducente dell’auto che lo ha travolto non avrebbe rispettato l’articolo 141 del Codice della strada. Attribendo, quindi, al conducente colpe di carattere penale oltre che civile. Ma la sentenza della Cassazione ha sottolineato un dato molto importante.
L’articolo obbliga i conducenti a tenere una velocità tale sul tratto di strada affinché possano essere in grado di evitare gli ostacoli che si presentano. La ricostruzione ha chiarito che il conducente era di fatti ben sotto la soglia prevista, e che era stato il ciclista ad ignorare lo stop, impattando inesorabilmente con la vettura.
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La sentenza quindi ha fatto Giurisprudenza, non comminando alcuna sanzione né penale né civile all’automobilista in quanto aveva rispettato il tema di guida prudente. Il ciclista non ha ottenuto risarcimento, e quindi questa sentenza fornisce elementi in più sulle analisi accurate degli incidenti stradali.
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