E’ il crime più visto di questa settimana, ma la storia di Jeffrey Dahmer sta inorridento tutti: ecco alcune verità.
Brutale, difficile da guardare e soprattutto terribilmente realistico: è il docu crime uscito da pochissimo su Netflix che racconta di Jeffrey Dahmer e che sta spopolando.
La serie, che racconta le vicende di uno dei serial killer più noti degli anni ottanta, sta riscuotendo un notevole successo su Netflix. Incentrata, per l’appunto, su Jeffrey Dahmer, sulle sue vittime e su come sia diventato il serial killer che oggi tutti conosciamo, la serie è al primo posto delle più guardate. Tuttavia non tutto è stato riportato fedelmente dagli autori.
Tutti lo guardano ma nessuno riesce davvero ad apprezzarlo: il docu crime su Jeffrey Dahmer è solo per stomaci pesanti, ecco alcune curiosità
Ebbene sì, nonostante la serie crime su Jeffrey Dahmer stia appassionando e inorridendo tutti i fan di Netflix allo stesso tempo, ci sono alcuni puntini sulle “i” che proprio non possiamo mancarci di sottolineare. All’interno della serie, infatti, i produttori sembrerebbero essersi presi alcune licenze poetiche: ecco alcune curiosità che potrebbero essere diverse da come vi sono state presentate.
Il primo aspetto che non coincide nella realtà rispetto a quello che vi è stato mostrato all’interno della serie di Jeffrey Dahmer riguarda proprio Glenda Cleveland. Parliamo, in poche parole, della vicina di casa di Dahmer, che all’interno della serie viene presentata come una delle principali protagoniste. Peccato che, nella realtà, non abbia avuto un ruolo così importante e soprattutto non sia stata realmente vicina di casa del serial killer.
Infatti, il personaggio che nella serie vediamo sotto il nome di Glenda, in realtà racchiude al suo intero più personalità. Quello di Glenda e quello di un’altra vicina di casa, ovvero Pamela Blass. La cosa più curiosa, però, è che quest’ultima non ha davvero mai sospettato di Jeffrey e anzi tra i due vi erano un rapporto amichevole e di buon vicinato.
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C’è anche un altro dettaglio che all’interno della serie non rispetterebbe la realtà. Ed è quello che riguarda la vicenda di Konerak Sinthasomphone: sebbene la serie si discosti da poco, ecco qual è la verità. Nella realtà, infatti, sono state ben tre donne a ritrovare il ragazzo (ovvero Sadra Smith, Tina Spivey e Nicole Childress) mentre era in fuga dall’appartamento di Jeffrey Dahmer.
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Per quanto riguarda invece Glenda Cleveland, che nella serie è qui protagonista della scena, lei interviene solo dieci minuti dopo che la polizia ha lasciato la scena e richiama gli agenti. Le sue preoccupazioni vengono respinte da questi ultimi, e in particolare da Balcerzak: a essere piuttosto veritiera, invece, è la conversazione riportata fedelmente alla fine del secondo episodio.
