Due genitori sono stati condannati a risarcire il proprio con figlio con la cifra pazzesca di 26mila euro. Si sono disfatti di alcune suoi articoli “particolari”. Il giudice non ha avuto dubbi. Che cosa è accaduto?
Una storia davvero incredibile arriva dagli Stati Uniti, precisamente dal Michigan, dove un giudice ha condannato una coppia a pagare la cifra pazzesca di 30.441 dollari (circa 26mila euro) come risarcimento. Niente di strano se l’altra parte in causa non fosse il loro stesso figlio.
Cosa ha portato a un tale scontro tanto da finire in un’aula di tribunale? Protagonista della vicenda è un uomo di nome David Werking, 43 anni, che era tornato temporaneamente a vivere a casa dei suoi genitori (di preciso nella città di Grand Haven) dopo un divorzio. Aveva successivamente trovato una nuova sistemazione a Muncie, nello stato dell’Indiana. Cosa è successo dopo lo ha fatto andare su tutte le furie. Per scoprire di più prosegui nella lettura.
Figlio riceve risarcimento dai genitori pari a 26mila euro. Non solo, dovranno pagare anche le spese legali
David Werking è tornato a casa dei suoi genitori per prendere vestiti, scarpe e tutti gli oggetti personali che avrebbe dovuto impacchettare e portare con sè per il trasloco.
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Non è stato molto contento di notare che i suoi genitori avevano buttato via qualcosa a cui, evidentemente, non era pronto a rinunciare: video e riviste a luci rosse che aveva collezionato per anni. Ha fatto loro causa.
Secondo lui non avevano il diritto di disfarsi di una sua proprietà. Gli ha dato ragione il giudice distrettuale degli Stati Uniti Paul Maloney. Come riportato dall’autorevole quotidiano britannico The Guardian, la coppia è stata condannata a risarcire il figlio con una cifra pari a 30.441 dollari (circa 26.000 euro). La coppia dovrà farsi carico anche di 14.500 dollari (12.200 euro) per il rimborso delle spese legali.
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Il padre ha scritto addirittura un’email con queste parole: “Francamente, David, ti ho fatto un grande favore buttando via tutta questa roba”. I genitori si sono difesi sostenendo di poter disporre a piacimento del materiale trovato a casa loro.
