Elicotteri governativi attaccano una scuola: è strage

Alcuni elicotteri governativi hanno colpito una scuola di Tabayin Township (Birmania) uccidendo tredici persone, tra cui sette bambine. Decine e decine i feriti.

Orrore in Birmania. Venerdì scorso alcuni elicotteri della giunta militare hanno attaccato una scuola uccidendo tredici persone, tra cui sette bambini, e ferendone altre decine. I velivoli militari avrebbero sparato con delle mitragliatrici una pioggia di proiettili che non ha lasciato scampo alle vittime.

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(Foto da Canva) – Tuttogratis.it

Subito dopo, alcuni soldati hanno fatto ingresso nell’istituto continuando a sparare e prendendo come prigionieri circa una ventina di persone, tra cui alcuni alunni. Dopo il terribile raid, il regime ha comunicato che il vero obiettivo erano i ribelli nascosti nell’area.

Birmania, elicotteri governativi attaccano una scuola: uccise 13 persone, 7 sono bambini

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(Foto da Canva) – Tuttogratis.it

Tredici persone morte, tra cui sette bambini, decine di feriti e una ventina catturate dai soldati. Questo il terrificante bilancio di un raid aereo avvenuto venerdì 16 settembre a Tabayin Township, nella regione di Sagaing, in Birmania.

Alcuni elicotteri della giunta militare hanno attaccato una scuola, situata in un complesso di un monastero, dove si trovavano oltre 200 persone tra studenti e docenti, come testimoniato da un dirigente dello stesso istituto e da un operatore umanitario. Nel dettaglio, riporta il quotidiano britannico The Guardian, due elicotteri governativi Mi-35, dei quattro totali alzatisi in volo, ha aperto il fuoco contro la scuola utilizzando delle mitragliatrici e armi più pesanti. Subito dopo, alcuni militari sono entrati nella struttura ed avrebbero iniziato a sparare ed avrebbero anche catturato una ventina di persone, tra le quali anche dei bambini.

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Scene orribili che sono state raccontate dall’amministratrice dell’istituto, la quale, riporta The Guardian, ha spiegato di aver visto bambini gravemente feriti, alcuni di loro avevano anche perso gli arti.

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Il regime, terminato l’attacco, ha spiegato che il vero obiettivo dei raid era quello di catturare alcuni dissidenti delle Forze di difesa popolare che sembra si nascondessero nella zona. Quello avvenuto venerdì è l’attacco con il più alto numero di vittime ad una scuola da quando i militari hanno preso il potere: da febbraio del 2021 sarebbero 260 gli attacchi contro istituti scolastici. Quasi 2.300 i civili assassinati.

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