C’è un ingrediente molto diffuso che è a rischio carenza: non è l’olio

Per via della crisi energetica e finanziaria, c’è un ingrediente che è diventato introvabile: non stiamo parlando dell’olio ma di una materia prima molto diffusa

La crisi finanziaria ha messo in ginocchio l’intero paese e a questa si è aggiunta anche quella energetica.

Prodotto a rischio carenza
È questo il prodotto a rischio carenza-foto fonte canva-tuttogratis.it

Con il periodo post pandemia, è subentrata l’inflazione che ha colpito soprattutto i beni di prima necessità, come gli ingredienti al supermercato, il carburante ma anche e soprattutto le bollette. Queste hanno subito un rincaro di circa il 70%.

I rincari in bolletta sono dovuti soprattutto alla crisi energetica, e le cose non sembrano migliorare dal momento che c’è la minaccia dall’oriente di bloccare i rifornimenti. Molti sono gli escamotage da mettere in campo per risparmiare sulle utenze, ma la situazione resta molto difficile.

Per via della crisi energetica, si cerca di risparmiare sempre di più sugli elettrodomestici, in quanto molti di questi consumano anche da spenti.

Molti sono gli ingredienti a diventare davvero introvabili, come l’olio di semi e l’acqua frizzante. Ma ce n’è anche un altro molto diffuso che è a rischio carenza. Si tratta di un prodotto molto diffuso ma soprattutto amato da tutta l’Italia.

Ecco l’ingrediente che è a rischio carenza

prodotto a rischio carenza
È questo il prodotto a rischio carenza-foto fonte canva-tuttogratis.it

L’ingrediente a rischio è il parmigiano Reggiano per via della carenza di latte. Sono infatti aumentati di costi di energia e Roberto Gelfi, presidente della sezione lettiero casaearia di Confragicoltura dell’Emilia Romagna.

Tra i più grandi produttori che hanno annunciato emergenza già da settembre sono Granarolo e Lacatalis. Ovviamente le cause sono da ricondurre all’inflazione e della crisi energetica, oltre alla carenza di materie prime.

C’è la possibilità che le aziende zootecniche non abbiano soldi per sostenere gli aumenti e che quindi decidano di vendere subito latte crudo  che viene destinato ad altro e non alla trasformazione in parmigiano Reggiano.

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I costi previsti per la produzione di latte da trasformare al parmigiano Reggiano sono aumentati del 50%. Quindi, non solo una minore quantità di produzione ma anche a prezzi più alti. Si aggiungono poi i costi di packaging e di confezionamento.

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Ci potrebbero essere anche altri prodotti a rischio carenza e aumento prezzi, come l’olio d’oliva. Quindi bisogna essere preparati ad ogni evenienza.

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