I pensionati devono restituire il bonus di 200 euro: bufera in atto

Con la scadenza del modello 730 è possibile capire se ci sono pensionati che devono restituire il bonus di 200 euro

Per via del caro vita e dell’inflazione che ha ridotto all’osso il potere di acquisto, ci sono stati molti aiuti da parte dello stato.

i pensionati devono restituire il bonus
Molti pensionati dovranno restituire il bonus di 200 euro-foto fonte canva-tuttogratis.it

La situazione in Italia sappiamo bene che non è delle migliori. Le difficoltà sono all’ordine del giorno per via della crisi finanziaria ed energetica che stiamo attraversando. Molti sostengono che sia ancora più grave di quella sanitaria conseguente al Covid 19.

I rincari sono legati soprattutto alla bassa fornitura di energia e petrolio dalla Russia e quindi le famiglie si trovano a pagare sovrapprezzi sia per quanto riguarda il carburante, le bollette che i principali beni alimentari.

A trovarsi a disagio sono soprattutto le famiglie numerose che hanno un reddito basso. Ed è per questo che il bonus di 200 euro che emesso dallo stato, ha beneficiato soprattutto loro.

Ad averlo sono stati lavoratori e pensionati che non superano i 35.000 euro di Isee. Oggi, però, con la scadenza del modello 730, questi 200 euro potrebbero essere anche detratti.

Alcuni pensionati potrebbero restituire il bonus di 200 euro: ecco perché

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Molti pensionati dovranno restituire il bonus di 200 euro-foto fonte canva-tuttogratis.it

Il pagamento dei 200 euro è stato fatto in modo preventivo dall‘INPS. Ma è solo con la scadenza del 730 dell’anno 2022 che si saprà chi poteva beneficiarne e chi no. Chi supera infatti il tetto dei 35.000 euro relativo all’anno 2021, dovrà restituire il bonus.

La scadenza è prevista per il 30 settembre. Dopodiché si effettuerà la verifica del bonus che è stato pagato nel mese di Luglio. Se il reddito annuale 2021 supera il limite dei 35.000 euro, questi sono dovuti a restituire l’indennizzo.

Con il modello 730 che bisogna presentare entro la fine del mese, lINPS avrà a disposizione abbastanza documenti per capire chi ha diritto e chi meno all’incentivo. Il reddito personale al netto dei contributi previdenziali, non deve superare i 35.000 euro, nell’anno 2021.

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Saranno esclusi dal calcolo i TFR comunque denominati e il reddito della casa. mentre saranno inclusi tutti i redditi percepiti nel 2021 tassati con l’imposta sostitutiva. Prima della fine dell’anno ci sarà anche la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Il termine ultimo fissato è proprio il 30 novembre.

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Ad essere presi in esame, saranno anche i pensionati che percepiscono il reddito di lavoro autonomo. Quindi la verifica si concentrerà proprio sui pensionati.

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