Mercoledì pomeriggio a Rimini, un giovane carabiniere forestale si è suicidato all’interno del suo ufficio nella caserma di via Settembrini. Sotto choc i colleghi.
Un giovane carabiniere forestale si è tolto la vita nel pomeriggio di mercoledì nella caserma di Rimini, dove prestava servizio. Il 39enne, dopo essere arrivato in ufficio, ha impugnato la pistola d’ordinanza e si è sparato.
Il boato è stato sentito dai colleghi che sono corsi della stanza del militare trovandolo riverso sul pavimento. Gli stessi hanno avviato le manovre salvavita, poi proseguite dallo staff medico del 118 giunto sul posto. Tutto inutile per il 39enne era ormai troppo tardi.
Rimini, carabiniere di 39 anni si toglie la vita in caserma: a lanciare l’allarme i suoi colleghi
Ennesimo suicidio tra le forze dell’ordine. È accaduto mercoledì 7 settembre a Rimini nella caserma di via Settembrini. A togliersi la vita Francesco Goisis, carabiniere forestale di 39 anni.
Secondo quanto scrive Il Resto del Carlino, il giovane militare residente a Cervia, nel pomeriggio si è recato presso il suo ufficio del comando provinciale del capoluogo di provincia emiliano. Qui avrebbe impugnato la pistola d’ordinanza e, dopo averla rivolto contro sé stesso, ha esploso un colpo. I colleghi, sentendo il rumore, si sono precipitati nell’ufficio del 39enne e lo hanno trovato riverso al suolo.
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Lanciato l’allarme, i carabinieri hanno provato a soccorrerlo tentando di strapparlo alla morte. Nel frattempo è arrivata l’equipe medica del 118 che ha proseguito le manovre, ma dopo vari minuti, si è dovuta arrendere costatando il decesso di Goisis.
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Ancora ignote le cause del gesto estremo su cui stanno cercando di far chiarezza i militari dell’Arma. Al momento, riporta Il Resto del Carlino, non sarebbero stati trovati nell’ufficio o in casa messaggi d’addio o biglietti in cui si spiegavano le ragioni del suicidio. Sotto choc i colleghi: nessuno, difatti, avrebbe mai potuto immaginare una cosa simile. Tutti lo ricordano come un carabiniere esemplare ed una persona socievole.
Da inizio del 2022 sono 46 gli appartenenti alle forze dell’ordine che si sono tolti la vita nel nostro Paese. Una scia di sangue per cui i sindacati da tempo chiedono interventi.